Petrolio a 57,49 dollari a barile, Marsiglia: "Il nemico peggiore americano non è solo la Cina, ma l'Italia e l'Europa

QUOTAZIONI PETROLIO A 57 DOLLARI. AZIENDE ENERGETICHE USA IN AFFANNO SU COSTI DI ESTRAZIONE Roma, 9 Aprile 2025 -  Le quotazioni del petrolio  WTI  aprono la mattinata attestandosi in prima contrattazione a  57,49 dollari a barile  nelle prime ore in discesa come da giorni sui mercati internazionali. Anche il greggio di riferimento  BRENT  tocca quota  61,28 dollari a barile . "In America diverse oil companies con prezzi così bassi non riescono a mantenere un  Break-even  (punto di pareggio) sull'operatività aziendale, considerando che si viaggia in un range tra  48 e 62 dollari a barile . In questo momento i  dazi  stanno penalizzando molto più gli stessi Stati Uniti d'America che l'Europa. Sicuramente come dichiarato dal  Presidente Donald Trump  la partita si gioca su  quanta energia l'Europa acquisterà dagli USA " queste le parole del Presidente di FederPetroli Italia -  Michele Marsiglia . Continua...

Crisi Covid-19 & EU: Vogliono farci rimanere prigionieri del debito pubblico

Acerbo (Prc-Se): Al Parlamento europeo la verità, solo Sinistra GUE/Ngl propone via d'uscita dalla crisi. Niente Eurobond e Bce nelle risoluzioni di Ursula e destre sovraniste

17 apr 2020 - Nelle votazioni in corso al parlamento europeo sulla crisi emergono le vere posizioni su come affrontare la crisi. Il nostro gruppo Gue/Ngl ha proposto un documento organico che prevede l'intervento della Bce, bond condivisi per la lotta al virus e per il green new deal, tassa del 25% per multinazionali. Sui nostri emendamenti 63 e 64 con queste proposte, hanno votato contro tutti i gruppi presenti nel parlamento europeo, quelli di cui fanno parte Pd, Renzi, +Europa, Forza Italia, Lega e Meloni, sia i gruppi della maggioranza di Ursula Von der Layen che le destre sovraniste. Solo il Movimento Cinque Stelle ha votato a favore.

Il PD ha votato come la Lega sempre contro o si è astenuto sul nostro emendamento su coronabond.
In Italia l'attenzione si sta concentrando su emendamento soft dei Verdi su condivisione europea dei bond che non è passato. Ma è solo un giochino. La risoluzione sottoscritta dalla grande coalizione di Ursula Von der Leyen a cui si sono aggiunti i Verdi non prevede i coronabond e contiene il MES.
Solo il nostro gruppo Gue/Ngl, che riunisce le formazioni comuniste e della sinistra radicale e rossoverde di tutta Europa, propone un reale cambiamento e unisce i popoli europei con una risoluzione incentrata su intervento BCE e coronabond garantiti da Bce e senza condizioni.
Con amarezza dobbiamo registrare che il PD e il centrosinistra come Forza Italia sono completamente allineati con le posizioni contrarie agli interessi del nostro paese.


Dal voto in Parlamento Europeo si evidenzia che il problema non è solo la posizione dei paesi del Nord ma la posizione liberista dei gruppi di centrosinistra, di centrodestra e di destra. Il problema è di orientamento politico. Vogliono far rimanere le nostre società prigioniere del debito pubblico. Ovvero. I soldi solo alle banche, non per lo stato sociale.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale Rifondazione Comunista - Sinistra Europea

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