Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

Pesca ricreativa non vietata, la consentano esplicitamente”

I deputati regionali Zafarana e De Luca chiedono provvedimenti: “Si tratta di attività salutare che non crea assembramenti e aiuta le famiglie”. M5S all’Ars: “La pesca ricreativa non è vietata. Musumeci la consenta esplicitamente”

PALERMO, 28 aprile 2020 - “Dare la possibilità di praticare sul territorio regionale la ‘pesca ricreativa’, che al momento non è esplicitamente vietata, e quindi chiarire eventuali dubbi interpretativi rispetto alle norme speciali attualmente in vigore, diffondendo una corretta informazione ai siciliani”: la sollecitazione giunge al governo regionale dai deputati regionali del Movimento 5 Stelle, Valentina Zafarana e Antonio De Luca. Proprio il 21 aprile Zafarana aveva presentato, anche su questo tema, una mozione all’Ars, mentre stavolta ha indirizzato una specifica richiesta al presidente della Regione perché adotti i necessari provvedimenti.

“Si tratta di un’attività - spiega Zafarana - che può essere praticata senza licenza, purché ci si attenga alle limitazioni imposte in merito alla quantità e al tipo di equipaggiamento da utilizzare, nonché alla quantità di pescato, che non può eccedere i 5 chilogrammi. La pesca ricreativa, svolta in maniera individuale, non genera assembramenti di persone e non costituisce un rischio per la salute pubblica. PIuttosto è un’attività salutare, non in contrasto con le norme anti-Covid-19 e addirittura può contribuire al sostentamento di molte famiglie siciliane, attraverso l’autoconsumo del pescato, in questo momento di forti difficoltà economiche”, conclude.

“Sono fiducioso - aggiunge De Luca - che il presidente Musumeci accoglierà benevolmente la richiesta di migliaia di cittadini, di cui ci siamo fatti portavoce, che chiedono di poter praticare un'attività sana e dagli importanti risvolti socio-economici. La pesca ricreativa, infatti, oltre ad essere una pratica sana e rispettosa del mare, contribuisce in maniera determinante al benessere psicofisico e ha una notevole importanza nell'economia siciliana. Il periodo primaverile-estivo è peraltro determinante per gli operatori economici dell’indotto della pesca e se compromesso non potrà essere risollevato con misure successive. Trattandosi di pratica svolta in solitaria e quindi in assenza di contatti non vi sarebbe ragione di vietarla”.

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