Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

La «Filastrocca delle api e il miele» di Mimmo Mòllica

La favola dell'apicoltore di Esopo raccontata in filastrocca da Mimmo Mòllica. Un apicoltore costretto ad assentarsi, al suo ritorno trovò le arnie vuote e danneggiate. Mentre era lontano un farabutto aveva portato via il miele e i favi. Tornato a casa, le api, si avventarono su di lui con i loro pungiglioni credendolo l'artefice del saccheggio del loro alveare. Così alcuni tra gli uomini che per ignoranza non si guardano dai nemici respingono come aggressori gli amici.

«Filastrocca delle api e il miele»

Mentre era assente un tale apicoltore,
un ladro gli sottrasse i favi e il miele,
ed al ritorno trovò con gran stupore
le arnie saccheggiate: una babele.

L’apicoltore tanto costernato
pensando al turpe autore del misfatto,
guardava l’alveare danneggiato
quando le api, tornate di soppiatto
gli tesero un assalto immeritato
pensando “il miele lui lo avrà sottratto”,
lasciandolo malconcio e tumefatto.

L’apicoltore, vittima della frode,
gridò “brutte bestiacce, bestie ingrate,
chi vi ha rubato il miele se la gode,
e contro chi vi cura vi scagliate.

Fu assurdo paradosso, un tradimento,
punire chi non ha commesso il fatto,
mentre fa festa il ladro ed è contento
l’apicoltore beffato e sopraffatto
patisce il danno senza giovamento.

Mimmo Mòllica ©
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L'apicoltore, favola di Esopo

Un tale, entrato da un apicoltore mentre quello era assente, portò via il miele e i favi. Ed egli, essendo tornato, quando vide vuote le arnie, stava lì a frugarle. E le api ritornate dal pascolo, quando lo sorpresero, colpendolo con i pungiglioni (lo) ridussero davvero male. Ed egli disse loro: O pessime bestiacce, voi avete lasciato andare impunito colui che ha rubato i vostri favi, e invece colpite me che mi curo di voi?
Così alcuni tra gli uomini che per ignoranza non si guardano dai nemici respingono come aggressori gli amici.
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[21/05/2020]

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