Appalti pubblici, Antoci dopo il caso Palermo: "La digitalizzazione degli appalti non diventi una nuova zona grigia del malaffare”

SANITÀ E APPALTI DIGITALI, L’UE CHIAMATA A CHIARIRE DOPO IL CASO PALERMO.  Antoci: “La tecnologia negli appalti pubblici deve rafforzare la trasparenza, non renderla aggirabile.  La digitalizzazione degli appalti   deve diventare garanzia di integrità, non una nuova zona grigia dove il malaffare si reinventa.”   Bruxelles, 11/04/2025 – Un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Palermo ha svelato un inquietante meccanismo di manipolazione delle gare pubbliche gestite attraverso piattaforme digitali. In particolare, un funzionario dell’Arnas Civico, con la complicità di soggetti privati, avrebbe eluso i controlli del sistema telematico di gara, suggerendo modifiche tecniche a un’impresa per farle ottenere l’appalto, in violazione della normativa e dei principi di imparzialità e concorrenza. Di fronte a questo allarmante caso, l’europarlamentare Giuseppe Antoci ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere quali misure intenda adotta...

La «Filastrocca delle api e il miele» di Mimmo Mòllica

La favola dell'apicoltore di Esopo raccontata in filastrocca da Mimmo Mòllica. Un apicoltore costretto ad assentarsi, al suo ritorno trovò le arnie vuote e danneggiate. Mentre era lontano un farabutto aveva portato via il miele e i favi. Tornato a casa, le api, si avventarono su di lui con i loro pungiglioni credendolo l'artefice del saccheggio del loro alveare. Così alcuni tra gli uomini che per ignoranza non si guardano dai nemici respingono come aggressori gli amici.

«Filastrocca delle api e il miele»

Mentre era assente un tale apicoltore,
un ladro gli sottrasse i favi e il miele,
ed al ritorno trovò con gran stupore
le arnie saccheggiate: una babele.

L’apicoltore tanto costernato
pensando al turpe autore del misfatto,
guardava l’alveare danneggiato
quando le api, tornate di soppiatto
gli tesero un assalto immeritato
pensando “il miele lui lo avrà sottratto”,
lasciandolo malconcio e tumefatto.

L’apicoltore, vittima della frode,
gridò “brutte bestiacce, bestie ingrate,
chi vi ha rubato il miele se la gode,
e contro chi vi cura vi scagliate.

Fu assurdo paradosso, un tradimento,
punire chi non ha commesso il fatto,
mentre fa festa il ladro ed è contento
l’apicoltore beffato e sopraffatto
patisce il danno senza giovamento.

Mimmo Mòllica ©
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L'apicoltore, favola di Esopo

Un tale, entrato da un apicoltore mentre quello era assente, portò via il miele e i favi. Ed egli, essendo tornato, quando vide vuote le arnie, stava lì a frugarle. E le api ritornate dal pascolo, quando lo sorpresero, colpendolo con i pungiglioni (lo) ridussero davvero male. Ed egli disse loro: O pessime bestiacce, voi avete lasciato andare impunito colui che ha rubato i vostri favi, e invece colpite me che mi curo di voi?
Così alcuni tra gli uomini che per ignoranza non si guardano dai nemici respingono come aggressori gli amici.
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[21/05/2020]

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