Stop ai cellulari nelle scuole: la circolare del ministro Valditara sull’uso degli smartphone

Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025 18/06/2025 - Circolare Ministro Valditara – Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione.  Si comunica che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, sarà vietato l’utilizzo dei cellulari nelle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.  Si prega pertanto di prendere visione della   nota prot. 5274 dell’11/07/2024   a firma del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Stop ai cellulari  nelle scuole, Gilistro (M5S Ars): “La circolare Valditara conferma che ci avevamo visto  giusto ”. Legge siciliana approdata in questi giorni alle Camere. Ora pressing a Roma”. PALERMO, 18/06/2025.   “La circolare del ministro  dell'Istruzione Valditara , che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole supe...

Povertà infantile: un minore su quattro è a rischio di povertà o di esclusione sociale

Nell’UE la povertà infantile rimane un grave problema, poiché quasi un minore su quattro è a rischio di povertà o di esclusione sociale. Gli studi condotti hanno ripetutamente evidenziato come un investimento effettuato durante l’infanzia, a costi finanziari relativamente ridotti, possa produrre utili per tutto l’arco della vita.

Lussemburgo, 29 settembre 2020 - La pertinenza e la forza degli strumenti dell’UE esaminati, non essendo questi giuridicamente vincolanti, sono limitate e strumenti più potenti, come il semestre europeo o il sostegno dei fondi dell’UE, raramente affrontano la povertà infantile in modo specifico. Nell’Unione, la lotta alla povertà infantile è di competenza dei singoli Stati membri. Il ruolo della Commissione europea è di integrare e sostenere, tramite strumenti giuridici e finanziari, le azioni svolte a livello nazionale per combattere la povertà infantile. “La povertà infantile continua a rappresentare nell’UE un grave problema che non consente di creare una società sostenibile, equa ed inclusiva. Purtroppo, è probabile che la povertà infantile dilaghi ulteriormente a seguito della pandemia di COVID-19 attualmente in corso”, ha dichiarato Tony Murphy, il Membro della Corte dei conti europea responsabile della relazione. 

 Nel 2018, i minori a rischio di povertà o di esclusione sociale nell’UE erano 23 milioni, ossia un minore su quattro. Il livello della povertà infantile varia però sensibilmente da uno Stato membro all’altro. Quattro Stati membri (Romania, Bulgaria, Grecia e Italia), hanno registrato una percentuale di minori a rischio di povertà o di esclusione sociale superiore al 30 %, per cui un minore su tre si trova a rischio di povertà o di esclusione sociale. Negli Stati membri (Danimarca, Paesi Bassi, Cechia e Slovenia) che hanno segnalato i tassi più ridotti, i minori a rischio di povertà o di esclusione sociale sono uno su sei. Il principale organismo sottoposto ad audit è stato la Commissione europea. 

La Corte ha inoltre visitato le autorità nazionali pertinenti in Germania, Italia, Polonia e Romania, nonché organizzazioni internazionali e non governative operanti nel campo della lotta contro la povertà infantile, per ottenere maggiori informazioni e conoscere il loro punto di vista al riguardo. I criteri per la selezione degli Stati membri comprendevano, tra l’altro, i tassi di povertà infantile e la potenziale dotazione degli Stati membri, nel quadro dell’FSE, destinata alla lotta contro la povertà infantile.

Commenti