Plastica, per saturazione degli stoccaggi rischiano di saltare raccolta differenziata e riciclo

PLASTICA, RISCHIO STOP ALLA DIFFERENZIATA IN SICILIA: ANTOCI PORTA IL CASO A BRUXELLES E CIMINNISI INTERROGA IL GOVERNO REGIONALE.  Antoci: “Basta scaricare sui Comuni e sui cittadini, serve una filiera nazionale che funzioni”.  Cimminisi: “Senza interventi immediati, la raccolta differenziata si blocca: la Regione dica cosa sta facendo”. Bruxelles, 1 dicembre 2025 - In Sicilia alcuni impianti di selezione avrebbero ridotto o sospeso il ritiro degli imballaggi in plastica per saturazione degli stoccaggi e per l’alto costo della plastica riciclata rispetto a quella vergine. Per far fronte a questa emergenza, in diverse aree si moltiplicano le ordinanze comunali che starebbero limitando la raccolta. Il quadro si inserisce in una criticità più ampia, segnata dalla disomogeneità della rete impiantistica tra Nord e Sud del Paese, dai trasferimenti verso altre regioni e dai maggiori costi per gli enti locali. Per questo l’eurodeputato Giuseppe Antoci ha depositato un’interrogazione ...

Povertà infantile: un minore su quattro è a rischio di povertà o di esclusione sociale

Nell’UE la povertà infantile rimane un grave problema, poiché quasi un minore su quattro è a rischio di povertà o di esclusione sociale. Gli studi condotti hanno ripetutamente evidenziato come un investimento effettuato durante l’infanzia, a costi finanziari relativamente ridotti, possa produrre utili per tutto l’arco della vita.

Lussemburgo, 29 settembre 2020 - La pertinenza e la forza degli strumenti dell’UE esaminati, non essendo questi giuridicamente vincolanti, sono limitate e strumenti più potenti, come il semestre europeo o il sostegno dei fondi dell’UE, raramente affrontano la povertà infantile in modo specifico. Nell’Unione, la lotta alla povertà infantile è di competenza dei singoli Stati membri. Il ruolo della Commissione europea è di integrare e sostenere, tramite strumenti giuridici e finanziari, le azioni svolte a livello nazionale per combattere la povertà infantile. “La povertà infantile continua a rappresentare nell’UE un grave problema che non consente di creare una società sostenibile, equa ed inclusiva. Purtroppo, è probabile che la povertà infantile dilaghi ulteriormente a seguito della pandemia di COVID-19 attualmente in corso”, ha dichiarato Tony Murphy, il Membro della Corte dei conti europea responsabile della relazione. 

 Nel 2018, i minori a rischio di povertà o di esclusione sociale nell’UE erano 23 milioni, ossia un minore su quattro. Il livello della povertà infantile varia però sensibilmente da uno Stato membro all’altro. Quattro Stati membri (Romania, Bulgaria, Grecia e Italia), hanno registrato una percentuale di minori a rischio di povertà o di esclusione sociale superiore al 30 %, per cui un minore su tre si trova a rischio di povertà o di esclusione sociale. Negli Stati membri (Danimarca, Paesi Bassi, Cechia e Slovenia) che hanno segnalato i tassi più ridotti, i minori a rischio di povertà o di esclusione sociale sono uno su sei. Il principale organismo sottoposto ad audit è stato la Commissione europea. 

La Corte ha inoltre visitato le autorità nazionali pertinenti in Germania, Italia, Polonia e Romania, nonché organizzazioni internazionali e non governative operanti nel campo della lotta contro la povertà infantile, per ottenere maggiori informazioni e conoscere il loro punto di vista al riguardo. I criteri per la selezione degli Stati membri comprendevano, tra l’altro, i tassi di povertà infantile e la potenziale dotazione degli Stati membri, nel quadro dell’FSE, destinata alla lotta contro la povertà infantile.

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