Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

Ora di religione, Uaar e Cobas Scuola ai presidi: "Il COVID non soffochi la libertà di coscienza"

Ora di religione, Uaar e Cobas Scuola ai presidi: "Il COVID non soffochi la libertà di coscienza"

16/10/2020 - I coordinamenti regionali dell'Uaar e dei Cobas Scuola hanno appena scritto ai dirigenti scolastici degli istituti di ogni ordine e grado sul territorio siciliano per sollecitare formalmente l'avvio delle attività didattiche alternative all'insegnamento della religione cattolica. La prassi di organizzare tali attività e proporle alla scelta delle famiglie solo ad anno scolastico iniziato è stata censurata proprio in questi giorni da un'importante sentenza del Tar Lazio che condanna il MIUR, dopo 7 anni di battaglie legali dell'Uaar, a riformare le procedure in modo che l'ora alternativa sia assicurata fin dal primo giorno di scuola, e comunque contemporaneamente a quella di religione. A questa disorganizzazione strutturale, a cui si spera questa condanna ponga fine, quest'anno si aggiunge il p retesto della mancanza di aule e di docenti dovuta all'emergenza COVID. 

Come già scritto dall'Uaar ai ministri competenti, tali difficoltà, seppur comprensibili, non possono autorizzare la negazione del diritto, costituzionalmente garantito e ribadito in una vasta giurisprudenza, a non subire l'insegnamento confessionale della religione cattolica. In particolare ne costituisce una grave violazione costringere l'allievo che ha chiesto di non avvalersene a sostare passivamente nella classe in cui viene impartito detto insegnamento (che ricordiamo essere opzionale), con l'intimazione a "non disturbare la lezione": un espediente gravemente discriminatorio denunciato da diverse famiglie allo sportello soslaicita@uaar.it, che raccoglie segnalazioni e richieste di assistenza gratuita .

Uaar e Cobas Scuola continueranno a vigilare affinché la libertà di coscienza, specie quella dei giovanissimi, non venga conculcata proprio in quella Scuola Pubblica Statale che dovrebbe difenderla e coltivarla.

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