Disabilità, l’INPS diviene titolare unico del processo di accertamento

Riforma della disabilità: l’Istituto avvia la seconda fase della sperimentazione dal 30  settembre. Estensione delle nuove modalità di accertamento della disabilità in ulteriori  province, nonché nella Regione autonoma Valle d’Aosta e nella Provincia autonoma di Trento  Roma, 12 settembre 2025 - L’INPS annuncia che, a partire dal 30 settembre 2025, è prevista la seconda fase della sperimentazione della Riforma della Disabilità, prevista dal decreto legislativo n.62/2024, con l’attivazione del nuovo sistema di accertamento della condizione disabilità in ulteriori territori. Dopo il positivo avvio, il 1° gennaio 2025, della prima fase sperimentale, la nuova fase interesserà altre undici province: Alessandria, Genova, Isernia, Lecce, Macerata, Matera, Palermo, Teramo e Vicenza, nonché la Regione autonoma Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Trento. Una delle principali novità introdotte riguarda la nuova modalità di avvio del procedimento di accertamento della disabilità...

Alitalia: "Nessun ritardo o volontà ostativa può essere imputato all’Inps"

Da INPS nessun ritardo o inadempimento verso Alitalia.

Roma, 24 febbraio 2021 -  Si precisa che attualmente Alitalia è beneficiaria di cassa integrazione straordinaria, in virtù di autorizzazione ministeriale che prevede il pagamento della prestazione anticipato dall’Azienda e successivamente conguagliato dall’Azienda con i contributi dovuti all’Istituto. Per l’eventuale passaggio a pagamento diretto della Cigs da parte dell’Istituto, l’Azienda sa che la richiesta deve essere fatta al Ministero del Lavoro. Stante che l’Istituto non ha ricevuto nessun aggiornamento a riguardo, nessun ritardo o altro tipo di volontà ostativa può essere imputato all’Istituto sulla questione.

Inoltre, in merito a presunti ritardi nei pagamenti ai lavoratori Alitalia da parte dell’Istituto sulla prestazione integrativa a carico del Fondo trasporto aereo, l’Azienda ha inviato il 12 e il 13 febbraio 2021 i dati utili per il calcolo per l’anno 2021, sui quali l’Inps ha immediatamente evidenziato all’Azienda, il 16 febbraio, alcune evidenti incongruenze e possibili inesattezze, invitandola ad una rettifica che consenta di erogare rapidamente le prestazioni, richiesta ulteriormente rinnovata in un incontro tecnico svoltosi ieri, 23 febbraio. 

La correzione dei dati attiene, in particolare, alle voci retributive alle quali far riferimento per individuare la misura delle prestazioni che, per espressa previsione del decreto interministeriale che disciplina la materia, devono collocarsi nei 12 mesi antecedenti la richiesta di accesso alla prestazione integrativa.

Commenti