Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

Occhiali d’Arte, tutta la Sicilia in bella vista

Occhialeria d’Arte, tutta la Sicilia in bella vista. Tra pizzi, merletti, teste di moro e carretti. Così si racconta la Sicilia negli occhiali di Marco Raccuglia. Un progetto nato durante il lockdown che ha visto al lavoro diversi artigiani, ospitato in Galleria Giuseppe Marchi.


VITTORIA 31.05.2021 - Una storia di artigianato e resilienza. È quella che si percepisce visitando la Galleria “Giuseppe Marchi” a Vittoria dove, da alcuni giorni, è esposta la collezione Occhialeria d’Arte. Occhiali sia da vista che da sole dipinti a mano, dove le diverse tonalità di colore e i disegni evocano le atmosfere siciliane e dove la creatività si fonde all’artigianato per regalare un manufatto unico, irripetibile. Ideatore di questo progetto Marco Raccuglia di Palermo. “Abbiamo iniziato questa attività durante il lockdown – racconta Marco Raccuglia-. Eravamo tutti a casa e invece di restare seduti sul divano a rattristirci dinanzi alle continue e drammatiche notizie dei telegiornali, abbiamo deciso di prendere un occhiale vecchio e di dipingere sulla montatura, semplicemente per passare tempo. Abbiamo fatto una foto, l’abbiamo postata sui social e abbiamo ricevuto un mare di like e commenti. Da lì abbiamo deciso di voler coinvolgere altre persone siciliane, altri artigiani e porre le basi per quello che è poi è stato un progetto sensazionale”.

Ad essere coinvolti nel progetto Occhialeria d’Arte diversi artigiani nonché maestri d’arte, alcuni dei quali provenienti dal liceo artistico di Comiso come Giusy Ciurciù, originaria di Santa Croce Camerina, che si è occupata della micropittura per ricreare, ad esempio, i coloratissimi frutti di limone emblema della terra di Sicilia o i pizzi e merletti della zona di Mirabella. Anche alcuni orafi siciliani hanno dato il loro contributo in quanto diversi occhiali riportano dei particolari in Argento 925 che richiamano la Sicilia. Ma non solo. Sono state infatti create delle collanelle con una duplice funzione, sia funzionale in quanto aiutano ad indossare meglio l’occhiale sia estetico perché abbelliscono il décolleté.

“Abbiamo anche pensato ad una linea in legno – aggiunge Marco Raccuglia- coinvolgendo dei falegnami. È nata così la linea Legni d’autore di Occhialeria d’Arte. Abbiamo utilizzato legni molto leggeri, quali l’acero bianco ed il rovere nero. Pertanto, ogni disegno veniva inviato ai falegnami che realizzavano i pezzi, poi passavano agli orafi e dunque ai pittori, che con i loro pennelli e tubetti di colore riescono a trasformare il disegno iniziale in oggetto d’arte, passando così di mano in mano ed impregnandosi di valore e di una energia che chi li vede subito percepisce. Un’ultima cosa che desidero sottolineare è che parte del ricavato sarà devoluto alle associazioni che si stanno impegnando molto per il rimboschimento. È vero che usiamo in questo progetto del legno, ma desideriamo contribuire anche noi aiutando l’ambiente che ci circonda affinché sia sempre più green”.

In tutto dieci occhiali. Ogni pezzo è unico, racchiuso in un astuccio in pannolenci sempre a tema siciliano fatto a mano realizzato dalle sarte un’azienda di Acate. “In questo micromondo che è l’occhiale abbiamo fatto entrare tutta la Sicilia, ma non è stato facile: abbiamo fatto tantissime prove!”- aggiunge soddisfatta Giusy Ciurciù.

Un progetto, dunque, nato non per vendere ma semplicemente per occupare del tempo che si tramutato in qualcosa di inimmaginabile. Ma del resto, come ricorda Raccuglia citando Falcone: “Le idee hanno le gambe e quando hanno la benzina della passione non si fermano più”.

A credere per prima in Occhialeria d’Arte è stata Daniela Marchi. “Quando ho ascoltato come era nato il progetto me ne sono subito innamorata. Attraverso questi occhiali – dichiara Daniela Marchi, curatrice della Galleria - passa tutta l’essenza dell’essere siciliani, persone che nonostante tutto riescono sempre a riscattarsi, a rialzarsi. È per questo che ho deciso di ospitare questi occhiali, che tra l’altro sono bellissimi, in Galleria Giuseppe Marchi ed invito quanti lo desiderano a venire in Galleria, a Vittoria in Via Cavour”.

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