Disabilità, l’INPS diviene titolare unico del processo di accertamento

Riforma della disabilità: l’Istituto avvia la seconda fase della sperimentazione dal 30  settembre. Estensione delle nuove modalità di accertamento della disabilità in ulteriori  province, nonché nella Regione autonoma Valle d’Aosta e nella Provincia autonoma di Trento  Roma, 12 settembre 2025 - L’INPS annuncia che, a partire dal 30 settembre 2025, è prevista la seconda fase della sperimentazione della Riforma della Disabilità, prevista dal decreto legislativo n.62/2024, con l’attivazione del nuovo sistema di accertamento della condizione disabilità in ulteriori territori. Dopo il positivo avvio, il 1° gennaio 2025, della prima fase sperimentale, la nuova fase interesserà altre undici province: Alessandria, Genova, Isernia, Lecce, Macerata, Matera, Palermo, Teramo e Vicenza, nonché la Regione autonoma Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Trento. Una delle principali novità introdotte riguarda la nuova modalità di avvio del procedimento di accertamento della disabilità...

Pandemia e salute degli italiani: un popolo molto o abbastanza soddisfatto

L’impatto iniziale della pandemia non incide sulla soddisfazione per la salute. Sul proprio stato di salute l’81,6% degli individui di 14 anni e oltre esprime un giudizio positivo (molto o abbastanza soddisfatti).

26/05/2021 - Nel complesso, la soddisfazione per questo aspetto della vita diminuisce al crescere dell’età e raggiunge il minimo nella classe dei 75enni e più (56,9%). Le donne dichiarano una soddisfazione sempre minore degli uomini anche a parità di età, con differenze maggiori nelle età anziane: sono molto o abbastanza soddisfatte per il proprio stato di salute nel 79,4% dei casi rispetto all’84,0% degli uomini. Rispetto al 2019 si osserva una lieve crescita della quota di soddisfatti per questo aspetto della vita, che ha riguardato in egual misura uomini e donne. La prima fase di diffusione della pandemia sembrerebbe aver portato le persone a relativizzare le proprie valutazioni spostandole verso l’alto, soprattutto tra chi esprimeva i livelli più bassi. Il miglioramento si registra soprattutto tra le persone con più di 35 anni di età, soglia a partire dalla quale la quota dei soddisfatti si colloca quasi al 90%. Sul territorio, la soddisfazione per il proprio stato di salute è più alta al Nord: 83,6% contro 79,2% del Mezzogiorno, malgrado il processo di invecchiamento sia più avanzato nell’Italia settentrionale. Il Centro presenta una quota di persone molto o abbastanza soddisfatte pari all’ 81,2%.

Più soddisfatti per il tempo libero

La quota di soddisfatti per il tempo libero riguarda una porzione di popolazione molto più contenuta se
confrontata con gli aspetti della vita quotidiana finora considerati, ma risulta in crescita. In media, si
dichiara molto o abbastanza soddisfatto il 69,3% della popolazione. Rispetto al 2019, la quota di
soddisfatti cresce leggermente (68,0% nel 2019), in particolare nella fascia di età tra i 35 e i 54 anni
(specialmente se donne).
La soddisfazione per il tempo libero è più diffusa nelle fasce giovanili, si riduce all’aumentare dell’età
per poi riprendere tra le persone di 60 anni e più, in relazione all’entità dei carichi di lavoro e delle
responsabilità familiari nel corso della vita (Tavola 4.1 in allegato).
Le donne che si ritengono molto o abbastanza soddisfatte del proprio tempo libero, pur in crescita,
sono in percentuale sempre inferiore rispetto agli uomini (67,5% contro 71,0%). 
A livello territoriale, è soddisfatto il 71,8% delle persone di 14 anni e più che vivono al Nord e il 69,2%
di chi risiede al Centro. Nel Mezzogiorno la quota è pari al 64,3%. Rispetto al 2019 una lieve crescita
si registra al Nord e al Sud mentre il Centro rimane sugli stessi livelli.

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