1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

Pandemia e salute degli italiani: un popolo molto o abbastanza soddisfatto

L’impatto iniziale della pandemia non incide sulla soddisfazione per la salute. Sul proprio stato di salute l’81,6% degli individui di 14 anni e oltre esprime un giudizio positivo (molto o abbastanza soddisfatti).

26/05/2021 - Nel complesso, la soddisfazione per questo aspetto della vita diminuisce al crescere dell’età e raggiunge il minimo nella classe dei 75enni e più (56,9%). Le donne dichiarano una soddisfazione sempre minore degli uomini anche a parità di età, con differenze maggiori nelle età anziane: sono molto o abbastanza soddisfatte per il proprio stato di salute nel 79,4% dei casi rispetto all’84,0% degli uomini. Rispetto al 2019 si osserva una lieve crescita della quota di soddisfatti per questo aspetto della vita, che ha riguardato in egual misura uomini e donne. La prima fase di diffusione della pandemia sembrerebbe aver portato le persone a relativizzare le proprie valutazioni spostandole verso l’alto, soprattutto tra chi esprimeva i livelli più bassi. Il miglioramento si registra soprattutto tra le persone con più di 35 anni di età, soglia a partire dalla quale la quota dei soddisfatti si colloca quasi al 90%. Sul territorio, la soddisfazione per il proprio stato di salute è più alta al Nord: 83,6% contro 79,2% del Mezzogiorno, malgrado il processo di invecchiamento sia più avanzato nell’Italia settentrionale. Il Centro presenta una quota di persone molto o abbastanza soddisfatte pari all’ 81,2%.

Più soddisfatti per il tempo libero

La quota di soddisfatti per il tempo libero riguarda una porzione di popolazione molto più contenuta se
confrontata con gli aspetti della vita quotidiana finora considerati, ma risulta in crescita. In media, si
dichiara molto o abbastanza soddisfatto il 69,3% della popolazione. Rispetto al 2019, la quota di
soddisfatti cresce leggermente (68,0% nel 2019), in particolare nella fascia di età tra i 35 e i 54 anni
(specialmente se donne).
La soddisfazione per il tempo libero è più diffusa nelle fasce giovanili, si riduce all’aumentare dell’età
per poi riprendere tra le persone di 60 anni e più, in relazione all’entità dei carichi di lavoro e delle
responsabilità familiari nel corso della vita (Tavola 4.1 in allegato).
Le donne che si ritengono molto o abbastanza soddisfatte del proprio tempo libero, pur in crescita,
sono in percentuale sempre inferiore rispetto agli uomini (67,5% contro 71,0%). 
A livello territoriale, è soddisfatto il 71,8% delle persone di 14 anni e più che vivono al Nord e il 69,2%
di chi risiede al Centro. Nel Mezzogiorno la quota è pari al 64,3%. Rispetto al 2019 una lieve crescita
si registra al Nord e al Sud mentre il Centro rimane sugli stessi livelli.

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