Centri antiviolenza, Case rifugio: in Sicilia e nelle Isole l'88,6% hanno un ente promotore privato

L’Istat e il Dipartimento per le Pari Opportunità rendono disponibile, tramite uno specifico sistema  informativo, un quadro integrato e tempestivamente aggiornato di informazioni ufficiali sulla  violenza contro le donne in Italia 2 . L’obiettivo è fornire dati e indicatori statistici di qualità che  offrano una visione di insieme su questo fenomeno attraverso l’integrazione di dati provenienti da  varie fonti (Istat, DPO, Ministeri, Regioni, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Centri antiviolenza,  Case rifugio e altri servizi come il numero di pubblica utilità Anti Violenza e Stalking. 14/04/2025 -  Nel 2023 sono state 7.731 le persone accolte nelle strutture residenziali specializzate (Case rifugio) e non specializzate (Presidi residenziali assistenziali e socio-sanitari) per motivi legati alla violenza di genere.  Sono 3.574 le donne vittime di violenza, di cui 3.054 ospiti di Case rifugio e 520 di presidi residenziali.  Sono 4.157 i minori ospiti de...

Raffineria di Milazzo: "Immagine in netto contrasto con le ambizioni le ambizioni turistiche della città"

PD Circolo di Milazzo: nota sulle emissioni diffuse dalla Raffineria di Milazzo tra venerdì 6 e nella notte di sabato 7 agosto 2021 L’ultimo fuori servizio verificatosi all’interno della raffineria di Milazzo, con relativa fumata dalla torcia, questa volta di notevole durata, ha riportato prepotentemente alla ribalta il tema della sostenibilità degli impianti industriali nella Valle del Mela. 

Milazzo (Me), 19/08/2021 - L’immagine che ne viene fuori, soprattutto mediante i social, è in netto contrasto con le ambizioni di una città come Milazzo, che si candida giustamente ad un ruolo sempre più centrale nel panorama turistico nazionale, anche in virtù delle attività di AMP che vanno via via concretizzandosi. Senza  ovviamente dimenticare il tema centrale che rimane sempre la tutela della salute della popolazione, ed in questo fondamentale è il ruolo dell’ARPA, che prontamente intervenuta e già in grado di fornire i primi dati celermente  diffusi, che fanno capire come niente può essere tralasciato o sottovalutato. 

Saranno gli organi preposti a stabilire le cause della fumata e le sue ricadute ambientali, ma non possiamo non sottolineare alcuni aspetti della gestione di questi episodi che ci lasciano perplessi. In primo luogo la comunicazione tempestiva alla popolazione su quanto sta avvenendo. Sappiamo bene il ruolo importantissimo che riveste la percezione del rischio nella cittadinanza, ed è impensabile che questa venga lasciata alla libera interpretazione di chi prova ad informare, con un balletto fra coloro che provano a minimizzare e chi invece fa a gara per esaltare gli aspetti negativi. A questo si lega un secondo aspetto, che è quello di avere a disposizione strumenti idonei affinché questi fenomeni, che debbono avere ovviamente un carattere di estrema eccezionalità, siano gestiti in maniera strutturata e permettano alla cittadinanza l’accesso a dati e informazioni certi e tempestivi, soprattutto per quanto riguarda le eventuali conseguenze nel tempo. 

Alcuni anni fa era stata presa dal comune di Milazzo l’iniziativa di istituire un Gruppo di lavoro permanente con la partecipazione, oltre che dell’Ente, della stessa RAM, degli organi preposti al controllo, delle associazioni ambientaliste. Non è pensabile lasciare tutto al dubbio e all’improvvisazione, ed in questo il Comune gioca un ruolo fondamentale, per cui invitiamo l’Amministrazione ad attivarsi concretamente a porre in essere gli strumenti idonei alla partecipazione ed al confronto fra tutte le parti in causa. Crediamo fermamente che la strada del dialogo fra tutti i protagonisti sia l’unica che possa portare reali vantaggi nel già complicato rapporto fra la presenza dell’industria ed un territorio che vuole mantenere e potenziare le sue peculiarità, che da sempre sono legati alle bellezze naturali ed architettoniche, oltre alla ricchezza del proprio suolo come motore per un’agricoltura di pregio. 

Senza,  ovviamente, dimenticare il tema centrale che rimane sempre la tutela della salute della popolazione, ed in questo fondamentale è il ruolo dell’arpa, che prontamente intervenuta è già in grado di fornire i primi dati prontamente diffusi, che fanno capire come niente può essere tralasciato o sottovalutato. In primo luogo la comunicazione tempestiva alla popolazione su quanto sta avvenendo. Sappiamo bene il ruolo importantissimo che riveste la percezione del rischio nella cittadinanza, ed è impensabile che questa venga lasciata alla libera interpretazione di chi prova ad informare, con un balletto fra coloro che provano a minimizzare e chi invece fa a gara per esaltare gli aspetti negativi. A questo si lega un secondo aspetto, che è quello di avere a disposizione strumenti idonei affinché questi fenomeni, che debbono avere ovviamente un carattere di estrema eccezionalità, siano gestiti in maniera strutturata e permettano alla cittadinanza l’accesso a dati e informazioni certi e tempestivi, soprattutto per quanto riguarda le eventuali conseguenze nel tempo. 

Alcuni anni fa era stata presa dal comune di Milazzo l’inziativa di istituire un gruppo di lavoro permanente con la partecipazione, oltre che dell’ente, della stessa ram, degli organi preposti al controllo, delle associazioni ambientaliste. Salvatore Gitto (segretario Pd Milazzo)

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