Misure del Benessere equo e sostenibile dei territori. L’Istat pubblica l’aggiornamento annuale del sistema di indicatori del Benessere equo e sostenibile dei
territori, riferiti alle province e alle città metropolitane italiane, coerenti e integrati con il framework Bes
adottato a livello nazionale. Il quadro informativo si arricchisce di 12 nuovi indicatori, distribuiti nei domini Salute, Istruzione, Paesaggio, Ambiente, Innovazione e Qualità dei servizi, che sono stati inseriti tenendo conto delle nuove misure di benessere introdotte nel Rapporto Bes 2020. L’intera base di dati, insieme al glossario completo, è resa disponibile sul sito www.istat.it nella sezione “benessere e sostenibilità”, al link il Bes dei territori. Non è considerato il Benessere soggettivo per la mancanza di fonti
di adeguata qualità statistica, mentre diverse componenti del benessere sono descritte per mezzo di
misure ulteriori.
6 sett 2021 - I principali risultati
Il consueto gradiente nord-sud rimane una chiave di lettura adeguata per molte e importanti
componenti del Bes, ma non tutte le differenze osservate tracciano confini netti tra le aree del Paese.
Gli indicatori di Salute, Istruzione, Lavoro e Benessere economico illustrati di seguito delineano divisioni
nette e strutturali tra Centro-nord e Mezzogiorno. Le distanze si sono tuttavia attenuate nell’ultimo anno
per il peggioramento più marcato del Centro-nord dovuto alle più forti ripercussioni della crisi sanitaria
in questi territori. Il risultato che si osserva, pur con eccezioni positive e negative, è di una tendenziale
convergenza dell’insieme delle province italiane verso livelli più bassi nella speranza di vita alla nascita,
dei tassi di occupazione e dei livelli di partecipazione alla formazione continua, e verso una maggiore
incidenza di persone di 15-29 anni che non sono occupate né inserite in un percorso di istruzione
(Neet).
Il miglioramento registrato nel 2020 dalle nuove sofferenze bancarie delle famiglie, che ha
interessato diffusamente sia le province meridionali che quelle del Centro-nord, mitiga le forti differenze
territoriali che caratterizzano il dominio del Benessere economico, delineando, per questa misura, una
convergenza dei territori verso livelli meno critici che in passato.
Distanze ampie tra il Centro-nord e il Mezzogiorno si osservano anche per gli indicatori relativi alla
Qualità dei servizi e all’Innovazione, ricerca e creatività illustrati di seguito, ma le divisioni non sono
nette: il dettaglio provinciale evidenzia infatti per il Mezzogiorno un quadro eterogeneo e una certa
concentrazione territoriale, con un ristretto numero di province su posizioni migliori.
Le differenze che si osservano in altri domini, invece, vanno lette considerando anche la
caratterizzazione dei territori, oltre alla loro collocazione geografica. È il caso degli indicatori di
Sicurezza, che concordano nel segnalare la maggiore penalizzazione delle città metropolitane del
Centro-nord, degli indicatori del Paesaggio e dell’Ambiente fortemente legati alla vocazione dei territori
(i primi) o alla loro posizione nello spazio geografico.
Di seguito si riporta una breve analisi su una selezione di misure del benessere equo e sostenibile dei
territori, articolata per dominio e accompagnata da rappresentazioni cartografiche.
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