Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

Neonato morto nel Messinese: una disgrazia inaccettabile, punti nascita da rivedere

Neonato morto nel Messinese: era alla 27esima settimana di gravidanza la 37enne di Mistretta che ha dato alla luce un bimbo all'aperto, nel tentativo di raggiungere il punta nascita più vicino. In preda ai dolori del travaglio, all'altezza di Santo Stefano di Camastra, nel tratto di autostrada A20 che collega a Sant'Agata di Militello ha partorito improvvisamente, dando alla luce un bimbo che non è però sopravvisuto. Soccorsa dal personale di un'ambulanza del 118, la donna ha potuto così partorire, ma il bimbo non è sopravvissuto. Aperta un'inchiesta. Miccichè: “Rivedere la mappa dei punti nascita”. 

Messina, 3 dic 2021 – Era alla 27esima settimana di gestazione la donna di 37 anni che, partita da Mistretta al sopraggiungere dei dolori del travaglio, per raggiungere il punto nascita più vicino, giunta all'altezza di Santo Stefano di Camastra, nel tratto di autostrada A20 Messina-Palermo che collega a Sant'Agata di Militello, ha partorito improvvisamente dando alla luce un bimbo che non è però sopravvisuto. Soccorsa dal personale di un'ambulanza del 118, la donna ha potuto così partotire, ma il bimbo non è riuscito a sopravvivere. Sull'accaduto è stata aperta un'inchiesta dalla Procura di Patti.Il taglio di numerosi punti nascita, specie nelle aree montane e collinari, distanti dalle strutture ospedaliere dei centri tirrenici può essere considerato alla base del triste evento. Il punto nascita più vicino, infatti, è quello dell'ospedale di Patti, essendo stato soppresso quello di Mistretta, così come quello di Sant'Agata Militello, certamente più vicino a Mistretta.

Il tragico epilogo è avvenuto in una piazzola dell’autostrada A20 Palermo-Messina, dove la puerpera, raggiunta da un'ambulanza del 118, ha partorito. La morte del nascituro ha funestato l'evento e acceso le polemiche. La vicenda è ora sotto la lente della Procura di Patti che ha aperto un’inchiesta e disposto l’autopsia sul bimbo. Originaria di Mistretta, ma abitante al Nord, a Mistretta per fare visita ai parenti, in auto con il compagno cercavano di raggiungere il punto nascita di Patti.

“Sono profondamente addolorato e sono vicino ai genitori del bimbo morto subito dopo il parto nel Messinese. La tragedia di Mistretta mi ha colpito molto, perché ritengo inconcepibile che ancora oggi avvengano fatti di questo tipo per la mancanza di punti nascita sufficienti.E’ necessario rivedere l’organizzazione dei territori e la mappa dei punti nascita, per evitare che le gestanti siano costrette a fare cento chilometri per raggiungere l’ospedale più vicino e partorire”. Così, in una nota, il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, sulla tragedia del bambino nato prematuramente nella lunga corsa sull'autostrada Palermo-Messina.

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