Orchestra sinfonica siciliana: “Vergognoso quanto sta succedendo, presenterò un'interrogazione”

Cracolici: “Vergognoso quanto sta succedendo all'Orchestra sinfonica siciliana, presenterò interrogazione” Palermo, 29 Aprile - “Quello che sta succedendo all'Orchestra sinfonica siciliana è vergognoso: è assurdo che dopo mesi abbiamo un presidente che si è dimesso, un’incompatibilità del Sovrintendente e un governo regionale che non prende alcuna iniziativa per ridare delle garanzie e stabilità ai vertici della Foss. Tutto questo accade in un momento nel quale la cultura viene considerata solo un poltronificio e non uno strumento per attrarre e veicolare l'immagine di una Sicilia attiva e intraprendente”.  Lo dice Antonello Cracolici, deputato Pd all'Ars e primo firmatario di un'interrogazione presentata per “Far assumere iniziative immediate e per ridare certezza a un ente – aggiunge Cracolici – mentre il governo, ripiegato su logiche di occupazione del potere, non riesce neanche a svolgere l'attività di ordinaria amministrazione. Oltretutto, vorrei ricordare

La filastrocca della bandiera tricolore di Mimmo Mòllica

La «Filastrocca della lieta favella» di Mimmo Mòllica celebra la nascita dello Stato italiano nella ‘Giornata dell'Unità nazionale, della Costituzione, dell'inno e della bandiera’. Il 7 gennaio 1797 il Tricolore veniva adottato per la prima volta rendendo Universale la Bandiera di tre colori, Verde, Bianco e Rosso, con verbale approvato in una storica assemblea a Reggio Emilia. Il Tricolore diveniva così bandiera ufficiale della Repubblica Cispadana. A idearla, nel 1794, furono due studenti dell'Università di Bologna: Luigi Zamboni e Giovanni Battista de Rolandis. Il bianco e il rosso era già presente nel vessillo di parecchie città del nord, il verde simboleggiava la speranza di una Italia unita.

«Filastrocca della lieta favella»

La lieta novella
è una lieta favella,
la prima qualità d’ogni scrittore,
d’ogni poeta, d’ogni narratore.

Così gli autori della Costituzione,
Padri costituenti in Commissione,
hanno redatto il grande libro laico,
in italiano e non in aramaico,
con un linguaggio semplice e sincero
e con parole chiare per davvero.

Usa una lingua elastica e sincera,
duttile, com’è duttile la cera,
parole come ambiente, da poeta,
contro l’inquinamento del Pianeta.
La Carta, si può dire, fu profeta,
scritta per l’uomo, l’acqua e la natura
e per la terra, per averne cura.

Furono questi i principali intenti,
fu la missione dei «Padri costituenti»,
«creare una nazione con parole»,
gentili e luminose come il sole.

Si può ben dire che la Costituzione
è il lascito di una generazione,
la nostra Carta, compagna di viaggio,
ci guida con il senso del linguaggio,
come dei marinai guida una stella,
la lieta novella è una lieta favella.

Mimmo Mòllica ©

La versione completa della «Filastrocca della lieta favella» di Mimmo Mòllica è pubblicata su Nostrofiglio.it (Mondadori Media).

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Immagine: (c) Depositphotos

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