Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

Pio La Torre, Miccichè:“Palazzo dei Normanni non è più un luogo del malaffare"

Anniversario Pio La Torre, Miccichè:“Palazzo dei Normanni non è più un luogo del malaffare. Il cambiamento c’è stato”


PALERMO, 30 aprile 2022 - “Nel ricordare, doverosamente, il sacrificio del deputato e segretario del partito comunista siciliano Pio La Torre e del suo autista e guardia del corpo, Rosario Di Salvo, rileggiamo in quella amara pagina di storia un messaggio sempre attuale, nonostante siano trascorsi 40 anni: il richiamo al faro dei valori morali, che possono determinare il cambiamento della società, e ai quali la politica deve sempre ispirarsi, arginando ogni tentativo di sopraffazione e ricatto. A questo, anche oggi, ci esorta La Torre”. Lo affermano i deputati regionali del Movimento 5 Stelle. 

“È la seconda volta che Pio La Torre viene ricordato all'Ars. Quattro anni fa, Vito Lo Monaco mi chiese di commemorarlo qui. Per me fu importante, perché fino a quel momento Palazzo dei Normanni veniva considerato come il 'palazzo del malaffare'. Oggi siamo al quinto anno della legislatura e sono felice di dire che quel cambiamento auspicato anche da Emanuele Macaluso nel 2019, e per cui tanti hanno pagato negli anni con la vita, c'è stato”. Lo ha detto il presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, durante la commemorazione di Pio La Torre a Palazzo Reale.
“In questi cinque anni nessun deputato è stato inquisito per mafia e questo significa che il cambiamento inizia a dare i frutti. Non significa che la qualità della politica sia particolarmente aumentata, ma siamo comunque sulla buona strada. Non so se la lotta alla mafia sia stata vinta o no e nessuno può darsi patenti di onestà, ma mi sembra che in Sicilia la disponibilità verso certi ambienti, rispetto a prima, sia molto diminuita", conclude Miccichè.
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“Sono trascorsi ben 39 anni dall’eccidio di via Isodoro Carini, ma il ricordo del generale-prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa, della moglie Emanuele Setti Carraro e dell’agente Domenico Russo, è sempre vivo nella memoria di tutti noi. Il prefetto Dalla Chiesa, che aveva trascorso parte della sua carriera di carabiniere in Sicilia, conosceva bene il fenomeno mafioso e la crudeltà dei suoi capi. Era arrivato in Sicilia all’indomani dell’assassinio di Pio La Torre, ma non gli furono mai attribuiti i poteri speciali che gli erano stati promessi dallo Stato. Lo ricorderemo sempre come uno dei pochi non siciliani morto per noi”.
Questo il commento del presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, che questa mattina ha partecipato alle commemorazioni per l’assassinio del prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa.

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