Stop ai cellulari nelle scuole: la circolare del ministro Valditara sull’uso degli smartphone

Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025 18/06/2025 - Circolare Ministro Valditara – Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione.  Si comunica che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, sarà vietato l’utilizzo dei cellulari nelle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.  Si prega pertanto di prendere visione della   nota prot. 5274 dell’11/07/2024   a firma del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Stop ai cellulari  nelle scuole, Gilistro (M5S Ars): “La circolare Valditara conferma che ci avevamo visto  giusto ”. Legge siciliana approdata in questi giorni alle Camere. Ora pressing a Roma”. PALERMO, 18/06/2025.   “La circolare del ministro  dell'Istruzione Valditara , che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole supe...

Carceri: suicidi, sit-in Antigone il 25 settembre a Palermo

Carceri: suicidi, sit-in Antigone domenica 25 settembre a Palermo davanti al Tribunale, domenica 25 settembre, alle ore 24. “Scendiamo in piazza – spiega Pino Apprendi dell’osservatorio Antigone – perché la politica è indifferente al gesto estremo compiuto da decine di detenuti ogni anno"
 
Palermo, 22 settembre 2022 – Richiamare l’attenzione delle istituzioni sul drammatico fenomeno dei suicidi nelle carceri. È l’obiettivo del sit-in di Antigone Sicilia che si terrà a Palermo davanti il Tribunale, domenica 25 settembre, alle ore 24.
“Scendiamo in piazza – spiega Pino Apprendi dell’osservatorio Antigone – perché la politica è indifferente rispetto al gesto estremo compiuto da decine di detenuti ogni anno e a circa un migliaio di atti di autolesionismo. Si tratta nella stragrande maggioranza dei casi di giovani in carcere per reati minori e perlopiù in condizioni di fragilità psicofisica. A chi è stato condannato è giusto far scontare le pene inflitte per i reati commessi, ma queste non possono e non devono trasformarsi in condanne a morte, bensì in una speranza di cambiamento, come peraltro è previsto dal nostro ordinamento”.

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