1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

Franco Franchi, 94 anni e non li dimostra

Franco Franchi era nato a Palermo il 18 settembre 1928. Il 18 settembre 2022 avrebbe compiuto 94 anni. Non molti per uno la cui carriera artistica sembrava ricominciare ogni giorno. E’ morto all’età di 64 anni, il 9 dicembre 1992. Nel 1989 fu Giovanni Falcone ad inviargli l’avviso di garanzia che cambiò la vita di Franco Franchi: l’accusa era di associazione mafiosa. Ad accusarlo era stato il mafioso, divenuto collaboratore di giustizia, Antonino Calderone.

18 sett 2022 - Franco Franchi: ad accusarlo era stato il mafioso, divenuto collaboratore di giustizia, Antonino Calderone, il quale avrebbe incontrato il comico a Catania, ad una festa (o più) alla quale prendevano parte boss mafiosi di prima fascia. Nel 1989 fu Giovanni Falcone ad inviargli l’avviso di garanzia che cambiò la vita di Franco Franchi: l’accusa era di associazione mafiosa, nell’ambito dell’inchiesta che avrebbe portato al “Maxiprocesso quater”.

In effetti, il comico palermitano non poté che ammettere di avere incontrato personaggi appartenenti a Cosa Nostra, in quanto veniva invitato a manifestazioni e feste di ogni tipo ed estrazione, senza sapere chi avrebbe potuto prendervi parte, ma certamente non con la consapevolezza di unirsi a discutibilissimi personaggi o criminali mafiosi.
Al settimanale “Epoca”, in una lunga intervista, dichiarò: “Sono anche stato al matrimonio del figlio o della figlia di Badalamenti. Don Tano era una persona simpatica, signorile. Ma tutto ciò non significa che io parteggiavo per qualcuno. Andavo da tutti e conoscevo tutti (Don Tano, Bontade, Michele Greco), ma questo non significa che ero legato ad alcuna famiglia… Lo so, forse ho sbagliato, forse ci sono stati troppi mafiosi nella mia vita…”.

Così raccontò lo stesso Franco Franchi al giudice Giovanni Falcone che lo rassicurò dicendogli: «Io, sulla mia scrivania, non ho niente su di lei. Torni pure a casa tranquillamente e non ci pensi più». In seguito, infatti, Franco Franchi fu prosciolto da ogni accusa. Ma le false accuse ricevute segnarono la fine della sua carriera: la tristezza e l’angoscia lo fecero ammalare, e il 9 dicembre 1992 Franco Franchi morì. Venne sepolto al cimitero "Ai rotoli" di Palermo.

Era nato a Palermo il 18 settembre 1928. Il 18 settembre 2022 avrebbe compiuto 94 anni. Non molti per uno la cui carriera artistica sembrava ricominciare ogni volta. Il sodalizio con Ciccio Ingrassia aveva dato vita a quella ‘stramba coppia’ che ha occupato lo schermo cinematografico e tv per tanti anni, nella buona e nelle cattiva sorte. 
Franco Franchi rimane oggi nel cuore di tutti e i suoi film non smettono di occupare i palinsesti televisivi.

Artista di strada era nato, grande attore era diventato, anche se snobbato dalla critica. Tra i suoi estimatori vi erano Domenico Modugno, Vittorio De Sica e Pier Paolo Pasolini. E questo può bastare.
A Palermo Franco Franchi aveva fatto l’artigiano, realizzando icone sacre sui marciapiedi. Pure il garzone di pasticceria e il facchino alla stazione aveva fatto. Ma il suo pallino era la recitazione, lo spettacolo. A notarlo era stato Salvatore Polara, un musicista napoletano che nel 1945 lo inserì nel gruppo degli Striscianti, il suo gruppo: stipendio, 6 lire a settimana.

Nel 1950 conobbe Ciccio Ingrassia, col quale intraprese una lunga collaborazione che valse loro una carriera.
Franco Franchi è morto all’età di 64 anni, il 9 dicembre 1992, ma la sua figura e i suoi films non smettono di farci compagnia. Sono 30 anni che ci ha lasciati e riposa nel Cimitero di Santa Maria dei Rotoli di Palermo. Oggi avrebbe compiuto 94 anni. Ma non li dimostra.

m.m.

Commenti