1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

Reddito di cittadinanza: 7 persone indagate a Messina, i CC sequestrano 61.000 €

Messina: Reddito di cittadinanza. I Carabinieri eseguono un provvedimento di sequestro della somma di oltre 61.000 euro indebitamente percepita da 7 persone indagate: il decreto di sequestro preventivo è stato emesso dal GIP del Tribunale di Messina nei confronti di 7 cittadini messinesi, accusati di indebita percezione del “reddito di cittadinanza”. Gli indagati avevano omesso di comunicare la sottoposizione a misure cautelari adottate dall’Autorità Giudiziaria nei loro confronti o di familiari, percependo indebitamente la somma complessiva di oltre 61.000 €. 

Messina, 15 ott 2022 - I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Messina unitamente ai colleghi del locale Nucleo Ispettorato del Lavoro hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, emesso dal GIP del Tribunale di Messina su richiesta di quella Procura della Repubblica, nei confronti di 7 cittadini messinesi, accusati di indebita percezione del “reddito di cittadinanza”. L’indagine, avviata di iniziativa nell’ambito della campagna dell’Arma dei Carabinieri per il contrasto alla indebita percezione del citato contributo sociale, ha consentito di documentare le responsabilità degli indagati, i quali avevano omesso di comunicare, ai fini della revoca o della riduzione del beneficio, la sottoposizione a misure cautelari o ad altri provvedimenti di detenzione, adottate dall’Autorità Giudiziaria nei loro confronti o di familiari, percependo indebitamente, in un periodo tra il 2020 e il 2021, la somma complessiva di oltre 61.000 €, sottoposta a sequestro. 

Il provvedimento, che grazie ai tempestivi accertamenti espletati congiuntamente dal Nucleo Investigativo e dal locale Nucleo Ispettorato del Lavoro ha impedito un danno erariale più cospicuo, costituisce il parziale esito di una manovra - finalizzata alla prevenzione, ricerca e repressione degli illeciti nello specifico settore - attuata attraverso l’analisi capillare della documentazione redatta dai numerosi soggetti destinatari di misura cautelare o da loro familiari conviventi, volta alla concessione del reddito di cittadinanza.

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