Sara Campanella: giovedì 3 aprile fiaccolata in ricordo della studentessa vittima di femminicidio a Messina

Giovedì 3 aprile fiaccolata in ricordo di Sara Campanella, studentessa del CdS in Tecniche di Laboratorio Biomedico dell'Università di Messina, vittima di femminicidio a Messina. Il corteo si muoverà fino a Piazza dell'Unione Europea, sede del Municipio.  Per la sua uccisione è stato individuato, quale soggetto fortemente sospettato, Stefano ARGENTINO, 27enne, di Noto (SR), anche lui studente nella stessa facoltà della giovane, rintracciato con il supporto dei Carabinieri di Siracusa. Messina, 1 apr. 2025 - Giovedì 3 aprile 2025, alle ore 19.30 con partenza prevista dal Cortile del Rettorato in Piazza Pugliatti, prenderà avvio una fiaccolata in ricordo di Sara Campanella, studentessa del CdS in Tecniche di Laboratorio Biomedico dell'Università di Messina, vittima di femminicidio. L'iniziativa, organizzata dall'Ateneo peloritano unitamente a tutte le Associazioni studentesche ed in collaborazione con il Comune di Messina, coinvolgerà la Comunità accademica ed è aper...

Violenza sulle donne: colpite maggiormente le minori con meno di 16 anni (53,4%)

Dal 2020 l’Istat conduce annualmente la rilevazione statistica sull’Utenza dei Centri antiviolenza (CAV), in collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità (DPO) 1 presso la Presidenza del Consiglio e le Regioni. Il focus è sulle donne che hanno iniziato il percorso di uscita dalla violenza a partire dall’anno 2020. In questo report si presentano i principali risultati della seconda edizione dell’indagine effettuata nel 2021. Sono più gravi le violenze subite dalle donne più giovani.
 Nel 72,6% dei casi i figli hanno assistito alla violenza subita dalle proprie madri.
 Circa il 10% delle donne ritira la denuncia durante le varie fasi del processo.


26/11/2022 - Tra le donne che stanno affrontando il percorso di uscita dalla violenza, il 95,2% ha subito almeno una violenza tra minacce, stalking, violenza psicologica e violenza economica, il 66,6% ha subito violenza fisica e il 19,8% violenza sessuale. Minoritaria la percentuale di donne (2%) che ha subito una qualche forma di violenza prevista dalla Convenzione di Istanbul, come matrimonio forzato o precoce, mutilazioni genitali femminili, aborto forzato, sterilizzazione forzata.
Sono le donne tra i 30 e i 39 anni ad aver subito maggiormente violenza fisica (71,4%). 

La violenza sessuale riguarda invece in misura superiore le donne con meno di 16 anni (53,4%) e quelle dai 16 ai 29 anni (33,7%), Le donne di età uguale o superiore ai 30 anni sono quelle che più delle altre hanno subito almeno una forma di violenza come minacce, stalking, violenza psicologica, violenza
economica.

Particolarmente critica la situazione delle donne più giovani: il 31,5% delle ragazze con meno di 16
anni ha temuto per la propria (contro il 20,7% del totale delle donne) e oltre un quarto (26,7%) si è
recato al Pronto soccorso. Stessa dinamica, seppur su valori più bassi, è riscontrabile anche in
relazione al ricovero in ospedale. Inoltre, ad esser valutate ad altissimo rischio è il 46% delle donne
con meno di 16 anni e il 40% di quelle tra i 16 e i 29 anni, mentre nella stessa condizione si trovano
poco più di un quarto delle donne dai 60 ai 69 anni (27,4%) o dai 70 anni e oltre (28,2%).
Elevatissimo il numero di casi in cui i figli assistono alla violenza subita dalla propria madre (72,6%
delle vittime che hanno figli) e nel 21,4% dei casi i figli sono essi stessi vittima di violenza da parte del
maltrattante. Inoltre circa il 16% delle vittime ha subito violenza durante la gravidanza.

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