Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

Pietro Germi e la Sicilia del «Bonus psicologo»

Ricorre il 5 dicembre 2022 il 48esimo anno dalla morte di Pietro Germi, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico, nato a Genova e scomparso a Roma il 5 dicembre 1974. Uno dei più importanti esponenti della commedia all'italiana: Divorzio all'italiana, Sedotta e abbandonata, Signore & signori, la trilogia del disonore, della verginità e del delitto d'onore, che sembravano non tramontare. E invece... 


5 dic 2022 - Pietro Germi, un uomo del Nord che amava il Sud e i meridionali e ne descriveva i caratteri e le malefatte nei suoi film. Il suo era il classico rapporto di amore-odio. Germi era profondamente incuriosito e indignato dal personaggio del mafioso, rispettato, strutturato in una coerenza che si fa Legge contro lo Stato lontano dal cittadino e dalla legge. E dall'onore siciliano, l'onore di Divorzio all'italiana e di Sedotta e abbandonata, fotografia di una Terra ricca di fascino e sensualità dove Luigi Pirandello, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Giovanni Verga, Federico De Roberto, Salvatore Quasimodo, Leonardo Sciascia, Elio Vittorini, Gesualdo Bufalino e Andrea Camilleri hanno investito in vincita e in perdita per un rinnovamento culturale che sembrava destinato a non venire, ma che ha saputo abbandonare secolari convinzioni e canoni.

Sedotta e abbandonata (1964) è forse il più erotico e sensuale film della trilogia avviata con Divorzio all'italiana (1961) e conclusa con Signore & signori (1966). 
L’estate siciliana di Sciacca rende sonnolenta la famiglia Ascalone e incandescenti gli istinti sessuali di Peppino Califano, ‘promesso’ avvocato e promesso sposo di Matilde, la cui sorella, Agnese, stravede per il giovane e non esita a farglielo fuori segretamente. Rapporti sessuali fuori ordinanza e strani comportamenti insospettiscono i genitori di lei: c’è di mezzo l’onore della famiglia Ascalone, ed è il dramma.

Ma proprio detta trama è la prova provata di come la Sicilia sia 'il mondo' e la trama stessa del film sia ‘commedia universale’ e non stigma di una Terra che ha vissuto e vive con il suo temperamento vicissitudini e tradimenti, che sopravvivono identici nel mondo occidentalizzato, come altrove.
E non c’è “promessa di matrimonio” che non sia buona per amici e parenti, anche in questa 'Sicilia raccontata' del 1964. Se non fossero esistiti la verginità, Peppino, la seduzione e le 'poco di buono'... Ma esistevano già nel 1964 e Peppino (che si rifiuta di sposare una 'poco di buono'), per sfuggire alle minacce di don Vincenzo, si rifugia da uno zio sacerdote.

Dismesso il termine «disonorata», aboliti il «delitto d'onore» e il «matrimonio riparatore», dimenticata la «verginità» (condizione della donna che non ha avuto rapporti sessuali completi), esaurita la scorta di zii sacerdoti, oggi, complice pure il Covid, in simili circostanze ci si avvarrebbe del «Bonus psicologo» fino a 600 euro? Ma a chi spetta, e come fare domanda?

m.m

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