1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

Comuni virtuosi in Sicilia: Bonus per 1,3 milioni di euro extra per rimpinguare le casse di 207 Comuni (l'elenco)

Comuni virtuosi: Bonus democrazia partecipata, 1,3 milioni di euro extra per 207 Comuni siciliani. Il documento contiene la ripartizione di queste premialità, che vanno a rimpinguare le casse di 207 Comuni sui 391 dell’isola: 24 nell’Agrigentino, 11 nel Nisseno, 26 nel Catanese, 10 nell’Ennese, 35 nel Palermitano, 3 nel Ragusano, 10 nel Siracusano, 9 nel Trapanese, 79 nel Messinese, tra cui Frazzanò, Lipari (19.937,82 euro), Piraino (16.072,64 euro). Le somme oscillano dai 2.245,85 dai 2.245,85 per Frazzanò ai 29.593,70 euro del capoluogo Siracusa.

Palermo, 28/01/2023 - 1 milione e 300 mila euro extra (precisamente € 1.287.090,45) per i Comuni virtuosi che hanno speso fino all’ultimo euro dei fondi regionali 2019 per la democrazia partecipata. È quanto stabilisce il decreto dell’Assessorato delle Autonomie locali e della Funzione pubblica della Regione Siciliana, pubblicato lo scorso 29 dicembre.
Il documento contiene la ripartizione di queste premialità, che vanno a rimpinguare le casse di 207 Comuni sui 391 dell’isola: 24 nell’Agrigentino, 11 nel Nisseno, 26 nel Catanese, 10 nell’Ennese, 79 nel Messinese, 35 nel Palermitano, 3 nel Ragusano, 10 nel Siracusano e 9 nel Trapanese. Le somme oscillano dai 2.245,85 per Frazzanò, 615 anime nel Messinese, ai 29.593,70 euro del capoluogo Siracusa, seguito da Ragusa (22.231,25 euro), Lipari (19.937,82 euro), Acireale (17.455,22 euro), Piraino (16.072,64 euro), Caltabellotta (15.513,43 euro) e Siculiana (€13.125,02).

Va subito detto che queste cifre non hanno alcun vincolo di destinazione. Le amministrazioni comunali potranno impiegarle come ritengono più opportuno. Dal nostro punto di vista sarebbe utile oltre che giusto che servano per migliorare e ampliare i processi di democrazia partecipata previsti dalla legge. In ogni caso, a prescindere dalla cifra e dalla destinazione, i fondi extra costituiscono comunque un ulteriore incentivo per i Comuni a spendere, ci auguriamo bene e davvero insieme ai cittadini, le risorse della democrazia partecipata. Nelle prossime settimane proveremo a verificare se i 207 Comuni individuati dalla Regione per le premialità siano o meno davvero virtuosi.

Da dove arrivano questi fondi extra?

Si tratta di premialità derivanti dalle sanzioni ai Comuni inadempienti nel 2019. Questi Comuni, non avendo speso in parte o in toto i contributi per la democrazia partecipata, hanno dovuto restituire le somme alla Regione.

Secondo la legge regionale siciliana 5/2014 (art. 6, comma 1), ogni anno i Comuni Siciliani sono tenuti a spendere il 2% dei fondi che ricevono dalla Regione (meno le cosiddette “quote complementari” destinate alla stabilizzazione dei lavoratori precari) con forme di democrazia partecipata, quindi coinvolgendo i cittadini nella scelta dei progetti da realizzare con queste risorse. Dal 2015 (L.R. n.9/2015 art.6 comma 2) è stata introdotta una sanzione per i Comuni inadempienti, che devono restituire la somma non spesa alla Regione. Dal 2020 (L.R. n. 9/2020) è prevista la ripartizione delle somme restituite tra i Comuni virtuosi.

Il computo arriva a fine 2022, dopo l’aggiornamento del conteggio delle sanzioni 2019, pubblicato nell’ottobre scorso. Il ritardo è facilmente spiegato: il conteggio delle sanzioni, e dunque anche dei fondi da redistribuire a titolo di premialità, è frutto di un procedimento burocratico lungo e articolato, che si avvia con le autocertificazioni dei Comuni sulle spese effettuate l’anno successivo rispetto a quello a cui vanno riferiti i fondi, per proseguire con un lungo elenco di rettifiche, accertamenti, ulteriori elementi istruttori. Una contorta sequela di carte bollate che va avanti per anni dai Comuni all’Assessorato alle Autonomie Locali.

Di seguito il dettaglio delle premialità assegnate dalla Regione a ciascuno dei 207 Comuni virtuosi.

Commenti