Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

Morte De Seta, Valditara querela la Rete Studenti per dichiarazioni infamanti

Vittima dell’alternanza scuola-lavoro noriva Giuliano De Seta, 18enne di Ceggia, in provincia di Venezia, originario di Paola, in provincia di Cosenza, in Calabria. De Seta è morto travolto da uno stampo di un quintale in una azienda di Noventa di Piave, nel suo quarto giorno di stage. La Rete studenti Milano ha protestato contro la sede dell’Inail, dopo essere stato negato il risarcimento alla famiglia di Giuliano De Seta. Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito, in relazione al comunicato di “Rete Studenti Milano” ha annunciato querela.


11/01/2023 - “Lo Stato non è interessato alla scuola e men che meno a risolvere il problema della mancanza di sicurezza sul lavoro nel nostro Paese. Le tre morti che si verificano ogni giorno sul lavoro non sono morti bianche, ma posseggono dei mandanti ben precisi: da Confindustria a Mario Draghi, dall’Inail a Valditara, tasselli – concludono gli studenti della Rete di Milano – che compongono il mosaico di un sistema ora più che mai schiavo del profitto e del tutto disinteressato al capitale umano utilizzato per generarlo”.

VALDITARA: DA “RETE STUDENTI” DICHIARAZIONI INFAMANTI, HO DATO MANDATO AI MIEI AVVOCATI DI SPORGERE QUERELA

“Ho dato mandato ai miei avvocati di querelare i responsabili di queste dichiarazioni infamanti e gravemente diffamatorie. Con gli autori di questi comunicati non voglio aver nulla a che fare.”
Così Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito, in relazione al comunicato stampa diramato questa mattina da “Rete Studenti Milano” che cita il Ministro, assieme ad altri rappresentanti delle istituzioni, tra i “mandanti ben precisi” delle “tre morti sul lavoro che si verificano ogni giorno in Italia” e dei tre ragazzi deceduti recentemente durante lo svolgimento di stage.

La Rete Studenti Milano il 5 gennaio scorso scriveva sulla propria pagina FB:

Il 16 settembre, al ritorno dalla pausa estiva, Giuliano De Seta rimane ucciso nella fabbrica dove svolgeva ore obbligatorie di alternanza scuola-lavoro a causa di una lastra d'acciaio che gli cade addosso.
Oggi, 5 Gennaio 2023, l'Inail rifiuta il risarcimento alla famiglia dello studente, in quanto Giuliano non era un operaio assunto dalla fabbrica di Noventa di Piave, ma uno studente mandato dalla scuola. Tecnicamente quindi viene visto come uno stagista, e in questo caso il risarcimento in caso di infortunio o morte sul lavoro è quasi impossibile da ottenere.
Nello scorso periodo grandi cortei studenteschi in tutta Italia hanno sfilato con un unico e chiaro grido: STOP PCTO. Centinaia di scuole sono state occupate, migliaia di studentə si sono mobilitatə per non lasciare che alla base del sistema scolastico ci sia il profitto, ma la crescita e la formazione di studenti e studentesse.
Questo modello di scuola educa lə studentə a considerare la produttività e l’eccellenza valori fondamentali e modella le scuole sul calco delle industrie.
Questo sistema scolastico ci rende dei perfetti ingranaggi di un sistema che, quotidianamente, ci maltratta, ci sfrutta e ci uccide.
Il risarcimento non ci basta.
Il PCTO retribuito non ci basta.
La sicurezza sui luoghi di lavoro non ci basta.
Vogliamo l'abolizione del PCTO, vogliamo una scuola che ci insegni a pensare con la nostra testa, vogliamo una scuola sicura e non ci fermeremo finché non avremo tutto.
Vogliamo tutto e subito.

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