Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

Concorso Sna per dirigenti statali: esclusi per una domanda, il Tar li riammette

Non rispondono a una domanda e vengono esclusi dal concorso Sna: il Tar li riammette! Non rispondono a una domanda e si vedono annullata l’intera prova di concorso. Sembra un’assurdità ma è quanto successo ad alcuni candidati dell’ottavo Corso-concorso Sna per 210 dirigenti da inserire nelle amministrazioni statali. Per fortuna, il Tar Lazio ha accolto i ricorsi e riammesso i candidati alle successive prove di concorso.

8 febb 2023 - Ma cosa è successo? Dopo aver partecipato alle prove, i concorrenti si sono visti attribuire il giudizio "non valutabile" alla prima prova, per non aver risposto a un singolo quesito in lingua inglese. La Commissione, infatti, non ha corretto le due prove scritte, in quanto ha ritenuto che la risposta al quesito in lingua inglese fosse obbligatoria.
“Secondo le disposizioni previste dal bando di concorso – spiegano i legali Francesco Leone, Simona Fell e Floriana Barbata, soci fondatori dello studio Leone-Fell & C. - lo svolgimento della parte in lingua inglese non era affatto obbligatoria e la mancata correzione dell’intera prova, nonché l’esclusione dei candidati dal prosieguo della procedura selettiva, è dunque un’illegittimità”.

Per tale ragione, i candidati hanno proposto ricorso al Tar che ha accolto e chiarito che la condotta della Commissione "non è supportata da alcuna previsione di legge, e tantomeno del bando". I giudici hanno pertanto ordinato all'Amministrazione di procedere alla correzione delle prove entro 30 giorni e di procedere, in virtù del punteggio, all’ammissione dei ricorrenti alle successive fasi concorsuali.

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