1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

Per la Questura il trasferimento pregiudicherebbe il prestigio della Polizia di Stato, ma il T.A.R. sospende il provvedimento

Per la Questura di Agrigento il trasferimento pregiudicherebbe l’immagine ed il prestigio della Polizia di Stato Per il T.A.R. Palermo no e sospende provvedimento

4 febb 2023 - Il sig. C.P. di Agrigento, agente della Polizia di Stato, aveva presentato domanda di trasferimento al fine di fare rientro ad Agrigento, dopo innumerevoli anni passati lontano dalla propria città. In prima battuta il Ministero aveva accolto la domanda di trasferimento formulata dall’agente agrigentino, ma con successivo atto revocava il trasferimento del sig. C.P. e ciò in ragione del parere negativo reso dal Questore di Agrigento secondo cui la sussistenza di precedenti penali a carico di parenti dell’agente agrigentino avrebbero potuto nuocere all'immagine ed al prestigio della Polizia di Stato. 
Il sig. C.P., ritenendo illegittimo il provvedimento di revoca del proprio trasferimento ad Agrigento, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Daniele Piazza, ha dunque proposto ricorso innanzi al T.A.R. Sicilia – Palermo.

Gli avvocati Rubino e Piazza hanno dedotto l’insussistenza di alcun pregiudizio per l’immagine ed il prestigio della Polizia di Stato, sostenendo che i generici e non precisati precedenti penali a carico di alcuni parenti del proprio assistito non fossero idonei a sostenere la revoca del trasferimento.
Inoltre i legali del sig. C.P. dimostravano in giudizio che i pregiudizi a carico dei parenti del proprio assistito riguardavano soggetti in alcuni casi deceduti da tempo ed in altri soggetti residenti al di fuori della provincia di Agrigento.

Il TAR Palermo, con ordinanza del 21 dicembre 2022, ha condiviso le argomentazioni difensive proposte dagli avvocati Girolamo Rubino e Daniele Piazza sospendendo l’efficacia della revoca del trasferimento dell’agente Agrigentino, condannando l’amministrazione al pagamento delle spese di lite.
Pertanto, per effetto del provvedimento cautelare reso dal T.A.R. l’agente C.P. potrà riprendere servizio ad Agrigento.

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