1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

Safer Internet Day (SID), oggi è la giornata mondiale per la sicurezza in Rete

Oggi, martedì 7 febbraio 2023 si celebra, in contemporanea in oltre 100 nazioni di tutto il mondo, il Safer Internet Day (SID), la giornata mondiale per la sicurezza in Rete, istituita e promossa dalla Commissione Europea. Obiettivo dalla giornata è far riflettere le ragazze e i ragazzi non solo sull’uso consapevole della rete, ma anche sul ruolo attivo e responsabile di ciascuno nella realizzazione di Internet come luogo positivo e sicuro.

7 feb 2023 - Nel corso degli anni, il Safer Internet Day (SID) è diventato un appuntamento di riferimento per tutti gli operatori del settore, le istituzioni e le organizzazioni della società civile, “Together for a better internet” è il titolo scelto dalla Commissione Europea per la promozione della giornata. 
Il Safer Internet Centre Italiano ha optato anche quest’anno per un'edizione online dell’evento, martedì 7 febbraio dalle ore 9:30 alle ore 13:00. L’iniziativa, promossa dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, verrà trasmessa in streaming sui canali social del Ministero dell'Istruzione e del Merito e sul portale www.generazioniconnesse.it .

L’obiettivo del Safer Internet Day 2023 sarà, come sempre, condurre una riflessione sui rischi e le opportunità della Rete con gli stessi protagonisti della comunità scolastica, studenti, docenti, insieme a stakeholder pubblici e privati. Quest’anno viene proposta un’edizione ibrida del SID, prevalentemente in presenza, con un numero di circa 200 partecipanti. Nella nota inviata alle scuole, tutti i dettagli utili per poter seguire l’evento del 7 febbraio e partecipare alle iniziative del Safer Internet Centre italiano “Generazioni Connesse”. In tutta Italia si svolgeranno poi attività promosse con i principali partner di “Generazioni Connesse”: l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, la Polizia di Stato, Telefono Azzurro e Save the Children. Sul web il racconto della giornata sarà accompagnato dagli hashtag #SID2023 e #SICItalia.

Temi e programma del SID 2023
Nel mese di maggio 2022, la Commissione Europea ha approvato e adottato una nuova e aggiornata strategia per la protezione dei minori online: “Better internet for Kids” (BIK+), che vede il coinvolgimento delle giovani e dei giovani come punto essenziale per rendere Internet un luogo sicuro. Il SID in Italia ruoterà intorno ai pilastri del nuovo Piano europeo, in particolare si parlerà di: rischi e sicurezza online, economia della rete, violenza online, benessere online, algoritmi, Intelligenza Artificiale e democrazia.

La ricerca
Alla base delle riflessioni della giornata, i dati della ricerca realizzata da “Generazioni Connesse” sulla quantità e sulla qualità delle ore passate in Rete dalle ragazze e dai ragazzi in Italia, che quest’anno ha coinvolto 3.488 studentesse e studenti delle Scuole secondarie di I e II grado.
Lo svago è ciò che porta i più giovani sui social network. Ma in tantissimi hanno ricreato sulle piattaforme una sorta di microcosmo digitale. Tra chi usa Internet per informarsi, 4 su 10 lo fanno attraverso il feed social, mentre solo 1 su 4 si orienta principalmente verso i siti di news. Fari puntati sull’Intelligenza Artificiale: 2 su 3 la usano per generare contenuti, ma la fiducia nell’algoritmo spesso è eccessiva.

Dopo la pandemia, gli adolescenti iniziano a ripensare il proprio rapporto con le nuove tecnologie, a partire dal tempo speso online e dalle finalità d’uso, sempre più costruttive e meno “ludiche”. Rispetto agli anni passati, c’è un’ulteriore diminuzione di coloro che affermano di essere connessi oltre 5 ore al giorno: oggi sono il 47%, contro il 54% del 2022 e il 77% del 2021. Non siamo ancora ai livelli di febbraio 2020, quando gli “iperconnessi” si fermavano alle soglie del 30% del campione, ma appare ormai alle spalle la tendenza dello scorso biennio. I tre argomenti principali che gli studenti vorrebbero maggiormente approfondire a scuola tramite l’Educazione digitale sono: come evitare di stare troppo tempo online, la difesa della propria privacy e la capacità di riconoscere le fake news.

Sta cambiando, poi, il comportamento adottato sui social network. La parte di intrattenimento rimane preminente: 2 su 3 li usano per restare in contatto con gli altri, 1 su 2 per seguire creator e influencer. Ma, ad esempio, tra quanti si informano sull’attualità tramite il web - ovvero il 94% del campione analizzato - la maggior parte (39,5%, circa 4 su 10) utilizza proprio i social network come fonte primaria. Solo 1 su 4 (26,3%) si rivolge prioritariamente ai siti di notizie. Ciò dovrebbe spingere a intensificare gli sforzi nella lotta alle fake news.

Ma c’è anche chi va oltre, c’è persino chi sulle piattaforme investe sul proprio futuro: se, complessivamente, quasi 1 su 5 (18%) parallelamente agli studi dice di svolgere anche piccole attività lavorative, tra questi poco meno di un terzo (5%) ha deciso di puntare sul digitale. La porzione più consistente si è orientata proprio sui social media, ad esempio creando pagine personali, dal carattere anche commerciale, o gestendo pagine social di altri. Il 51% pensa che quella possa diventare, un domani, un’occupazione a tempo pieno.

Non mancano le criticità. Perché se il comportamento online delle nuove generazioni - Zeta e Alpha - sembra essersi evoluto, i rischi sono sempre dietro l’angolo. Oltre 8 giovani su 10, infatti, accettano di buon grado che siti web e piattaforme possano influenzare il loro modo di conoscere il mondo: il 44,7% è tendenzialmente d’accordo, il 37,8% fortemente d’accordo, appena il 17,6% si mostra scettico rispetto a tale limitazione. Insomma, in tanti si affidano agli algoritmi, anche se circa 1 ragazzo su 2 (48%) non ha la minima idea di come funzionino.
Tra gli intervistati, 2 su 3 hanno già sperimentato l’Intelligenza Artificiale per creare testi vari da utilizzare per lo studio o per usi personali. Nonostante, analogamente a quanto avviene per l’algoritmo dei social, il 45% degli intervistati non ne abbia approfondito il funzionamento e circa 1 su 10 non mostri interesse a farlo neanche in futuro.

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