Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

Sanremo: Codacons e Utenti sul caso del mega-spot a Instagram e al profilo social di Amadeus

SANREMO: SU PUBBLICITA’ AD INSTAGRAM PRESENTATO ESPOSTO AD ANTITRUST E AGCOM. CODACONS E ASSOCIAZIONE UTENTI TV VOGLIONO VEDERCI CHIARO SU MEGA SPOT IN FAVORE DEL PROFILO SOCIAL DI AMADEUS: “Vogliamo vederci chiaro su quanto accaduto sul palco dell’Ariston – affermano le due associazioni – Che si sia realizzata una forma di pubblicità ad Instagram e ad un profilo social privato è indubbio e sotto gli occhi di tutti”.

17 Febbraio 2023 - Sul caso del mega-spot ad Instagram e al profilo social di Amadeus realizzato nel corso delle cinque puntate del Festival di Sanremo, Codacons e Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi hanno presentato oggi un esposto congiunto ad Antitrust e Autorità per le Comunicazioni, nonché al CdA Rai e alla Commissione di vigilanza.

“Vogliamo vederci chiaro su quanto accaduto sul palco dell’Ariston – affermano le due associazioni – Che si sia realizzata una forma di pubblicità ad Instagram e ad un profilo social privato è indubbio e sotto gli occhi di tutti, ma ciò che non è chiaro è se si sia trattato di un accordo commerciale e se si possa configurare la fattispecie di pubblicità occulta a danno dei telespettatori, come peraltro paventato da più parti, tra cui la trasmissione “Striscia la notizia”. Senza contare il potenziale guadagno economico derivante dall’abnorme crescita dei follower sul profilo di Amadeus, il cui account ha acquisito un peso commerciale evidente”.

“Il comportamento posto in essere dai conduttori del Festival di Sanremo, se non regolato, rischia di creare una lesione, anche grave, della concorrenza con risvolti anche di possibile natura penale – scrivono Codacons e Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi nell’esposto – Non vi può essere dubbio alcuno che il social Instagram sia stato pubblicizzato oltre misura, in considerazione del fatto che era possibile seguire il festival anche sul profilo Instagram del conduttore Amadeus, appositamente aperto dalla co-conduttrice Chiara Ferragni, che è diventata famosa in tutto il mondo proprio grazie alle pubblicità di prodotti sponsorizzati su Instagram. La Rai ha dichiarato di non aver ricevuto sponsorizzazioni dal social Instagram. Allora ci domandiamo – e la domanda è lecita – se gli altri conduttori abbiano ricevuto sponsorizzazioni dal social network. Non vi possono essere dubbi alcuni sul fatto che tutti i conduttori del Festival di Sanremo, hanno voluto deliberatamente pubblicizzare Instagram e che tale comportamento possa integrare una pubblicità indiretta vietata, perché priva dei requisiti previsti dall’art. 15 del D. Lgs. 44 /2010”.

Per tali motivi le due associazioni hanno chiesto ad Antitrust e Agcom di effettuare tutte le verifiche del caso al fine di accertare se vi sia stata pubblicità occulta o indiretta del social Instagram durante il Festival di Sanremo, di verificare se i conduttori Amadeus, Gianni Morandi e Chiara Ferragni abbiamo percepito emolumenti economici da Instagram o da piattaforme ad esso collegate, per pubblicizzare in maniera indiretta ed occulta il social.

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