Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

Separazioni e divorzi, non più solo in Tribunale: in Sicilia la quota di accordi ex art. 6 raggiunge il suo valore massimo (assieme al Lazio)

Istat. Separazioni e divorzi non più soltanto in Tribunale. La propensione a ricorrere agli accordi extragiudiziali di divorzio è diffusa in tutto il Paese ma soprattutto tra i residenti nel Nord d’Italia. Anche la preferenza verso la procedura ex art.12 (direttamente presso lo Stato Civile) o verso quella ex art.6 (negoziazioni assistite da avvocati) varia sul territorio nazionale (Figura 8). La quota di accordi ex art. 6 raggiunge il suo valore massimo nel Lazio (17,8%), in Sicilia (12,3%) e in Campania (12,2%). La legge n.162/2014 prevede, all’art.6, la possibilità per i coniugi di concludere un accordo per le soluzioni di separazione personale, divorzio e modifica delle precedenti condizioni di separazione o di divorzio attraverso una convenzione di negoziazione assistita da uno o più avvocati (per ciascun coniuge). 

 6 marzo 2023 - Nel complesso dei provvedimenti consensuali (sia extragiudiziali che non), più di una separazione consensuale su quattro e più di quattro divorzi consensuali su 10 avviene al di fuori del Tribunale. I percorsi consensuali extragiudiziali (D.l. 132/2014) riguardano rispettivamente il 23,8% di tutte le separazioni e il 29,7% dei divorzi. Negli accordi extragiudiziali per separarsi o divorziare le quote delle negoziazioni assistite da avvocati (ex art. 6) sono, rispettivamente, il 41,8% e il 29,4%. Infatti, la componente più consistente è quella degli accordi extragiudiziali direttamente presso gli Uffici di Stato Civile (ex art. 12). 

Nel 2021, 13.551 separazioni e 17.469 divorzi sono stati effettuati direttamente presso il Comune (con tempi e costi molto più bassi rispetto alle altre fattispecie): si tratta del 13,8% di tutte le separazioni e del 21,0% di tutti i divorzi, con quote leggermente inferiori a quelle dei due anni precedenti. La propensione a ricorrere agli accordi extragiudiziali di divorzio è diffusa in tutto il Paese ma soprattutto tra i residenti nel Nord d’Italia. Anche la preferenza verso la procedura ex art.12 (direttamente presso lo Stato Civile) o verso quella ex art.6 (negoziazioni assistite da avvocati) varia sul territorio nazionale. 

Le regioni in cui il ricorso alle procedure ex art. 12 è più diffuso, con il vincolo di tutte le condizioni già ricordate, sono la Valle d’Aosta/Vallée d'Aoste (33,3%), la provincia autonoma di Bolzano/Bozen (30,9%) e l’Emilia-Romagna (29,3%). La quota di accordi ex art. 6 raggiunge il suo valore massimo nel Lazio (17,8%), in Sicilia (12,3%) e in Campania (12,2%). 

 Sul versante dei divorzi consensuali conclusi in Tribunale, le regioni in cui trovano maggiore diffusione sono la provincia autonoma di Bolzano/Bozen (50,9% sul totale dei divorzi), quella di Trento (49,6%) e le Marche (48,8%). Il ricorso ai divorzi giudiziali è invece più ampio nei Tribunali di Sardegna (44,4%), Sicilia e Calabria (entrambe 39,1%). 

 Considerando i divorzi per 100mila coniugati, a livello nazionale l’indicatore è pari a 303,7, in aumento rispetto all’anno precedente. A livello regionale, in cima alla graduatoria ci sono Sardegna (389,2), Liguria (375,5), Valle d’Aosta/Vallée d'Aoste (357,6) e Piemonte (353,5).

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