Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

Patrimonio Culturale siciliano: i Carabinieri recuperano 1157 reperti di interesse storico, 2 persone arrestate e 50 denunciate

 

I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Palermo presentano il consuntivo dell’attività operativa del 2022. Recuperati 1157 reperti di interesse storico, 2 persone arrestate e 50 le persone denunciate, oltre 450 controlli preventivi eseguiti.

15/05/2023 - Le attività condotte nel 2022 dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale

in Sicilia hanno visto impegnati i militari del Nucleo di Palermo e della dipendente

Sezione di Siracusa in molteplici ambiti d’intervento, con particolare attenzione al

traffico illecito di beni archeologici e ai furti di beni culturali.

Nel 2022, il contrasto al traffico illecito di beni archeologici ha registrato importanti

successi che hanno permesso il recupero di oltre 900 reperti archeologici.

In tema di furti di beni culturali nel 2022, si registra un decremento, infatti sono

stati denunciati 14 furti a fronte dei 20 dell’anno precedente. I più colpiti sono stati

i luoghi di culto (4); le biblioteche (4); i luoghi privati (3); i luoghi espositivi pubblici

(2) ed i musei (1): nel caso specifico di musei e biblioteche, gli ammanchi sono

emersi a seguito di controlli inventariali e, pertanto, sono riferibili a reati commessi

negli anni precedenti.


La strategia di intervento del Nucleo si è articolata lungo due direttrici

fondamentali: l’attività di prevenzione, rappresentata dalle molteplici attività

ispettive, e l’azione di contrasto, sviluppata attraverso le indagini di polizia

giudiziaria.

Nel corso del 2022, l’attività di prevenzione ha certificato l’esecuzione di 456

controlli finalizzati alla sicurezza dei luoghi della cultura, quali musei, archivi,

biblioteche ed aree archeologiche e/o tutelate da vincoli paesaggistici. Le verifiche

hanno altresì riguardato gli esercizi commerciali di settore, con numerosi controlli

amministrativi presso mercatini, fiere ed antiquari che rivestono un ruolo

fondamentale per contrastare la ricettazione di beni rubati. Infatti, i dati acquisiti

vengono successivamente incrociati con quelli presenti nella Banca dati dei beni

culturali illecitamente sottratti, gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio

Culturale, la più grande banca dati di opere d’arte rubate al mondo.


Altrettanto incisiva è stata l’azione di contrasto, svolta attraverso indagini di

polizia giudiziaria, d’iniziativa o su delega dell’Autorità Giudiziaria, finalizzate al

recupero dei beni culturali trafugati e all’individuazione dei sodalizi criminali

operanti nel settore. Nel 2022, sono state arrestate 2 persone e 50 deferite in

stato di libertà per diversi reati (prevalentemente furto, ricettazione e

contraffazione di opere d’arte) e sono stati sequestrati beni culturali illecitamente

sottratti per oltre sette milioni di euro, con l’esecuzione di 40 perquisizioni.

I beni recuperati sono stati riconsegnati a musei, chiese e soprintendenze

competenti per territorio, allo scopo di garantirne la pubblica fruizione.


I risultati conseguiti sono dettagliatamente esposti nelle seguenti tabelle.

QUADRO DI SINTESI DELL’ATTIVITÀ PREVENTIVA

Di seguito si riportano, suddivisi per settore d’intervento, i controlli effettuati nel

2022 per il cui conseguimento il Nucleo TPC di Palermo e la Sezione di Siracusa

hanno operato in piena sinergia con tutti i Reparti dell’Arma territoriale della

Sicilia, i Nuclei Elicotteri Carabinieri di Palermo e Catania ed il Nucleo Carabinieri

Subacquei di Messina, oltre alle competenti Soprintendenze:

Verifiche alla sicurezza di musei, biblioteche e archivi 45

Controlli nelle aree archeologiche 145

Controlli alle aree tutelate da vincoli paesaggistici/monumentali 161

Controlli presso esercizi antiquariali, mercati e fieri antiquariali 105

TOTALE 456


QUADRO DI SINTESI DELL’AZIONE DI CONTRASTO

Beni recuperati 2081

Beni archeologici 924

Beni antiquariali 1157

Valore economico dei beni recuperati € 7.837.100,00

Falsi sequestrati 4

Valore economico falsi sequestrati € 3.500,00

Persone arrestate in flagranza di reato 2

Persone denunciate all’A.G. 50

Perquisizioni 40

Tipologia dei reati perseguiti

Furto 5

Ricettazione 28

Scavo clandestino 2

Contraffazione opere d’arte 4

Reati in danno del paesaggio 8

Altri reati 29


OPERAZIONI DI RILIEVO

Tra le operazioni più significative, si evidenziano:

 Lentini (SR): il sequestro preventivo, emesso dal G.I.P. del Tribunale di

Siracusa, di un’area di ettari 76, sottoposta a vincolo archeologico-

paesaggistico, a seguito di indagini finalizzate al contrasto di reati in danno del

patrimonio archeologico-paesaggistico, condotte dalla dipendente Sezione

unitamente alla locale Stazione Carabinieri;

 Noto (SR): il sequestro di 92 preziosi reperti archeologici (teste marmoree e

fittili, mosaici, guttus, oinochoe, unguentari, vasi, piatti, crateri, lekythos, anfore,

skyphos, kantaros) di epoca greco-romana (VI sec. a.C. – III sec. d.C.), a

seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Siracusa e

condotte dal Nucleo Carabinieri TPC di Palermo, unitamente alla dipendente

Sezione di Siracusa e alla locale Compagnia Carabinieri;


 Palermo: il sequestro di un dipinto, olio su tela, raffigurante “Nobiluomo”, epoca

XVIII sec., messo in vendita su sito web case d’asta. A seguito di controlli di siti

dedicati all’E-Commerce, il dipinto veniva individuato e le successive verifiche

presso la Banca Dati dei Beni Culturali Illecitamente Sottratti confermavano

l’illecita provenienza dell’opera, asportata a Palermo nel 1991. Le indagini sono

state coordinate dalla Procura della Repubblica di Palermo sono state condotte

dal Nucleo Carabinieri TPC di Palermo, unitamente al locale Comando

Provinciale Carabinieri;


 Noto (SR): il sequestro di due preziosissimi paliotti in marmo policromi, epoca

XVIII sec., individuati a seguito di indagini relative alla illecita detenzione di beni

archeologici. Le successive verifiche presso la Banca Dati dei Beni Culturali

Illecitamente Sottratti confermavano l’illecita provenienza dei preziosi manufatti,

asportati nel 2013 da una chiesa della Campania. Le indagini sono state

coordinate dalla Procura della Repubblica di Siracusa sono state condotte dal

Nucleo Carabinieri TPC di Palermo, unitamente alla dipendente Sezione di

Siracusa ed alla locale Compagnia Carabinieri;


 Piazza Armerina (EN): il sequestro di 27 monete (4 in argento e 23 in bronzo)

di epoca greco romana e medioevale, individuate in vendita su siti web dediti

all’e-commerce. Le indagini sono state coordinate dalla Procura della

Repubblica di Enna e sono state condotte dal Nucleo Carabinieri TPC di

Palermo, unitamente al locale Comando Stazione Carabinieri.


Infine si segnala che, nel corso del 2022, il Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio

Culturale di Palermo ha restituito:

a. alla Biblioteca Lucchesiana di Agrigento, tre preziosissimi manoscritti:

 Sallustio, “Bellum Catilinarium et Bellum Lugurthium”, miniato su

pergamena, Firenze 1440 – 1450;

 Pseudo-Cicerone, “Ars Nova”, su pergamena firmato da Bonaccorso da

Pesaro, Firenze 1435.

I due volumi, rari e di pregio, individuati in vendita presso una internazionale

casa d’aste, venivano restituiti a seguito di articolata diplomazia culturale

coordinata dalla Procura della Repubblica di Agrigento e condotta dal Reparto

Operativo Carabinieri TPC - Cooperazione Internazionale di Roma:

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