Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro

Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro.  Una dipendente dell’Ufficio del processo presso il tribunale di Catania ha chiesto e ottenuto la proroga del distacco presso un’altra sede lavorativa, a tutela della sua incolumità. 8 mag 2024 - Dopo essere stata assunta a tempo determinato, la dipendente è stata vittima di violenze, regolarmente denunciate, che l’hanno costretta a chiedere il distacco dalla propria sede lavorativa perché non si sentiva più al sicuro. Il Tribunale di Catania le aveva però concesso il distacco fino a settembre 2024. Nel frattempo, la donna aveva denunciato altri reati contro la sua persona e il ritornare nella sede assegnatagli avrebbe messo a serio repentaglio la sua incolumità. Per tale ragione si è rivolta allo studio legale Leone-Fell & C. per ottenere la necessaria tutela. “Vista la gravità della situazione, abbiamo inoltrato un’istanza al ministero di Giustizia – spiegano i legali Francesco Leone, Simona Fell e Davide Marceca ch

Reddito di emergenza in rapida ascesa, 1,5 milioni di famiglie con reddito di cittadinanza

In rapida ascesa il reddito di emergenza: +56% le famiglie raggiunte nel 2021 Il reddito di emergenza (Rem), impiegato come strumento straordinario di sostegno al reddito delle famiglie più povere durante il periodo di pandemia del 2020, mostra nel 2021 una rapida ascesa sia in relazione al collettivo delle famiglie raggiunte (+56%) sia in termini di livello medio delle prestazioni erogate (+49%). 

14/06/2023 - Si tratta di valori in decisa controtendenza rispetto all’arretramento dei livelli di copertura delle misure emergenziali a favore dei lavoratori, giustificato dalla ripresa economica. Tale dinamica evidenzia come, nonostante la ripresa dell’attività produttiva, la pandemia abbia reso più vulnerabile un segmento importante della popolazione italiana che non è riuscito a rientrare nel mercato del lavoro o che comunque è rimasto relegato ai margini. Il 29,3% dei soggetti che vivono presso le famiglie beneficiarie di Rem denotano, infatti, una bassa intensità lavorativa (valore triplo rispetto la media nazionale). 

Inoltre, le famiglie beneficiarie del Rem appartengono nel 53,4% casi al quinto più povero della distribuzione del reddito familiare equivalente e nel 93,7% dei casi si collocano al di sotto del 4° quintile della stessa distribuzione. Le famiglie titolari sono rappresentate per il 26% da coppie con figli minori, per il 21,9% dai nuclei monogenitore e per il 21,4% da single in età matura (34-64 anni). 

Più di 1,5 milioni di famiglie hanno percepito il reddito di cittadinanza 

Nel corso del 2021 il reddito di cittadinanza (RdC) ha consolidato il suo ruolo come misura strutturale di contrasto della povertà: se nel 2019 le famiglie beneficiarie del RdC erano state 970mila, pari al 3,8% del totale delle famiglie italiane, e nel 2020 tale quota era salita al 5,3%, nel 2021 si stima siano state circa 1,5 milioni le famiglie percettrici di RdC, il 5,9% del totale, con un beneficio annuo pari in media a 5.522 euro. Tale quota sale al 14,4% per le famiglie del quinto più povero e all’8,7% per quelle del secondo quinto (Figura 7). L’impatto del trasferimento è stato in media di circa il 30% del reddito familiare complessivo (e fino al 42,4% per il quinto delle famiglie più povere). 

L’11,2% delle famiglie residenti nel Mezzogiorno ha ricevuto almeno una mensilità del RdC, quota di gran lunga superiore a quella registrata nel Nord-est (1,5%), nel Nord-ovest (3,9%) e nel Centro (4,3%). Le famiglie con 5 o più componenti hanno usufruito del RdC in misura maggiore rispetto alle famiglie meno numerose: circa il 10% delle prime, rispetto a una quota compresa tra il 5% e il 7% per le famiglie di dimensione inferiore. Circa l’11% delle famiglie con almeno un componente straniero ha percepito il RdC, più del doppio della quota relativa alle famiglie formate da soli cittadini italiani.

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