Giacinto festival – nature Lgbt+
Il 5 e 6 agosto, a Noto torna il festival di informazione e approfondimento con la direzione
artistica di Luigi Tabita. Tema di questa IX edizione è lo “spazio sociale”. Ospiti della due
giorni: Alessandro Zan, Barbara Foria, Daphne Bohémien
7 lug 2023 - Lo spazio sociale come luogo da rivendicare e difendere. Lo spazio sociale - ovvero l’ambiente dove gli
individui esplicano la propria vita - è il fil rouge lungo il quale si snoderà la IX edizione di Giacinto
festival - nature lgbt+ in programma sabato 5 e domenica 6 agosto a Noto, città dei diritti, in provincia
di Siracusa. Il festival di informazione e approfondimento, con la direzione artistica dell’attore e
operatore culturale Luigi Tabita, prevede due giorni di lavori durante i quali, attraverso l’utilizzo di
linguaggi differenti, si racconteranno le realtà e i temi che più interessano la comunità LGBT+ (Lesbiche,
Gay, Bisessuali, Transessuali).
Un momento importante e inclusivo che, sin dalla prima edizione del
2015, ha riscosso una grande partecipazione di pubblico, chiamato a partecipare a questa riflessione
collettiva sulle differenze come valore.
«I nostri corpi, i nostri generi e le nostre sessualità determinano immaginari e saperi che impregnano la
produzione spaziale – spiega Luigi Tabita - . Ho pensato che in un momento storico così critico per i
diritti fosse urgente una riflessione su questa determinazione anche come azione politica.
Attraverso il
nostro agire influiamo sugli spazi pubblici che i governi e la cultura dominante cercano di gestire e di
ricreare in una visione spesso eteronormativa, patriarcale e sessuofobica. Oggi più che mai i diritti
continuano a essere messi in discussione e quindi è importante porre l’attenzione su come noi possiamo
incidere per salvaguardarli e determinarli perché, come sappiamo bene, i diritti anche se acquisiti non
sono mai definitivi».
Ad aprire il festival sarà - sabato 5 agosto, alle 19, all’Ex Convento Santa Chiara - Le stanze degli
amanti, mostra fotografica di Oreste Monaco (che cura anche l’allestimento) che si prefigge di esplorare,
mediante la lente degli archetipi mitologici, la complessa condizione umana in relazione alla sessualità e
al genere.
La mostra sarà poi visitabile ogni sera fino al 15 settembre. Alle 21, al Convitto delle Arti si
terrà il dibattito dal titolo Senza paura: l’Italia e i diritti civili per confrontarsi su quali strumenti e
quali strategie occorrono per accelerare il cammino verso il riconoscimento delle libertà e dei
diritti delle persone lgbt+, anche in ottemperanza alle politiche europee a favore della parità e
dell’inclusione. Interverranno il deputato nazionale Alessandro Zan, l’attrice e conduttrice Barbara
Foria, il presidente di Arcigay Siracusa Armando Caravini e il presidente di Stonewall glbt, Alessandro
Bottaro.
Chiuderà la serata la proiezione, in prima nazionale, del documentario Number 52 del regista palestinese
Nour Hijazi che racconta il viaggio interiore dell’amico Ahmad costretto a scappare dalla sua
Gerusalemme per poter essere se stesso. Sarà presente il protagonista Ahmad Yousef.
Domenica 6 agosto, si riprende, alle 19, con Noto città arcobaleno: le associazioni partner invaderanno le
strade principali della città con animazioni, flash-mob e una travolgente onda rainbow.
Alle 21, si
continua con Kinothon - bodies and space, progetto di improvvisazione video- sonoro curato da
Francesco Di Martino e Canecapovolto dedicato alla comunità Lgbt+ e gli spazi generativi.
Seguirà la
presentazione editoriale del libro Trauma di Daphne Bohémien: un’autobiografia onesta e a tratti
disturbante, capace di ispirare tutti coloro che si sentono sbagliati e spronarli a lottare, dimostrando che
salvarsi è possibile.
Un appuntamento cui parteciperà l’autrice Daphne Bohémien, performer
internazionale, content creator, divulgatrice e attivista e Giuliano Arabia, avvocato e componente
dipartimento pari opportunità AIGA (associazione italiana giovani avvocati).
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