Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

Mafia barcellonese: indagini su 10 omicidi (in totale 13 persone uccise, di età compresa tra 21 e 55 anni), 7 gli arrestati

Indagini su 10 omicidi: 7 gli arrestati, alcuni dei quali appartenenti o indiziati di appartenere alla Famiglia mafiosa Barcellonese. In data 10 gennaio 2024, in Barcellona P.G. (ME) e territorio nazionale, i Carabinieri del ROS, con il supporto in fase esecutiva del Comando Provinciale Carabinieri di Messina e del 12° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Catania, hanno dato esecuzione ad un’Ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Messina, su richiesta della locale Procura Distrettuale Antimafia, che dispone la custodia cautelare in carcere nei confronti di 7 soggetti, 6 dei quali appartenenti o indiziati di appartenere alla famiglia mafiosa “barcellonese”, poiché indagati, nel rispetto della presunzione di non colpevolezza fino a sentenza definitiva, di più delitti di omicidio premeditato aggravato del metodo mafioso, commesso al fine di agevolare le attività dell’associazione di stampo mafioso c.d. dei “Barcellonesi”, operante a Barcellona P.G. e sulla fascia tirrenica della Provincia di Messina.

Messina, 10 gennaio 2024 - Il provvedimento scaturisce dalle indagini avviate nel gennaio 2023 dai Carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale su delega della locale D.D.A. che hanno consentito di accertare come gli arrestati, alcuni dei quali già condannati con sentenza definitiva per essere capi e promotori dell’associazione di stampo mafioso c.d. dei “Barcellonesi”, abbiano preso parte, in qualità di mandanti o esecutori materiali, ai seguenti fatti di sangue, commessi nell’ambito della cruenta guerra di mafia che ha afflitto negli anni novanta la Provincia di Messina:

1. omicidio di FERRO Angelo, avvenuto il 27.05.1993 a Milazzo (ME);

2. duplice omicidio di ACCETTA Antonino e PIRRI Giuseppe, rinvenuti cadaveri nel cimitero di

Barcellona P.G. in data 21.01.1992 e uccisi il giorno precedente;

3. omicidio di INGEGNERI Carmelo, avvenuto in data 11.07.1992 a Barcellona P.G.;

4. omicidio di LONGO Francesco, avvenuto la sera del 28.12.1992 a Barcellona P.G.;

5. omicidio di ANASTASI Aurelio, avvenuto in data 04.01.1993 a Barcellona P.G.;

6. omicidio (lupara bianca) di ITALIANO Giuseppe, avvenuto in epoca prossima al 24.02.1993 a

Barcellona P.G.;

7. omicidio (lupara bianca) di PORCINO Giuseppe, avvenuto in epoca prossima al 18.03.1993 a

Barcellona P.G.; al riguardo, sono in corso attività di scavi finalizzati alla ricerca dci resti del

PORCINO da parte di personale dei Carabinieri del ROS e di personale del Comando

Provinciale dei Vigili del Fuoco;

8. attentato a colpi di arma da fuoco avvenuto in data 04.09.1993 a Barcellona P.G. che causò la

morte immediata di RAIMONDI Sergio, MARTINO Giuseppe e quella successiva di GERACI

Giuseppe, sopravvenuta il 26.04.1994. Relativamente a tale fatto di sangue nel 2022 si è giunti

alla condanna definitiva dell’ergastolo disposta nei confronti di uno degli imputati quale uno

degli esecutori materiali nell’ambito di altro procedimento;

9. omicidio di ABBATE Giuseppe, avvenuto la sera del 16.02.1998 a Barcellona P.G.;

10. omicidio di FICARRA Fortunato, avvenuto il 01.07.1998 a Santa Lucia del Mela (ME). Per

tale delitto sono stati condannati, con sentenza passata in giudicato nel 2022, in altro

procedimento altri cinque soggetti.


In particolare l’attività investigativa, avvalendosi anche delle recenti dichiarazioni rese dal

collaboratore di giustizia MICALE Salvatore, già appartenente al sodalizio mafioso dei

Barcellonesi, ha permesso di accertare che gli odierni indagati avrebbero nel complesso partecipato,

con differenti ruoli, ai 10 agguati sopra elencati, tutti eseguiti con le classiche metodologie mafiose

utilizzando armi da fuoco e cogliendo di sorpresa le vittime, togliendo in totale la vita a 13 soggetti

di età compresa tra 21 e 55 anni.


Nel corso delle indagini è inoltre emerso che taluni omicidi erano stati decretati dai vertici della

famiglia mafiosa Barcellonese al fine di punire alcuni ragazzi poiché avrebbero commesso furti o

spacciato sostanze stupefacenti senza aver ricevuto una preventiva autorizzazione da parte

dell’associazione, comportamenti considerati potenzialmente idonei a minare l’autorità dei vertici

del sodalizio.

Il provvedimento si inserisce in un’ampia manovra di contrasto alla criminalità di tipo mafioso che

l’Arma dei Carabinieri sta conducendo nel Distretto di Messina sotto la direzione della locale

Procura della Repubblica.

Gli indagati sono da considerarsi non colpevoli fino a sentenza di condanna divenuta irrevocabile.

Commenti