Centri antiviolenza, Case rifugio: in Sicilia e nelle Isole l'88,6% hanno un ente promotore privato

L’Istat e il Dipartimento per le Pari Opportunità rendono disponibile, tramite uno specifico sistema  informativo, un quadro integrato e tempestivamente aggiornato di informazioni ufficiali sulla  violenza contro le donne in Italia 2 . L’obiettivo è fornire dati e indicatori statistici di qualità che  offrano una visione di insieme su questo fenomeno attraverso l’integrazione di dati provenienti da  varie fonti (Istat, DPO, Ministeri, Regioni, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Centri antiviolenza,  Case rifugio e altri servizi come il numero di pubblica utilità Anti Violenza e Stalking. 14/04/2025 -  Nel 2023 sono state 7.731 le persone accolte nelle strutture residenziali specializzate (Case rifugio) e non specializzate (Presidi residenziali assistenziali e socio-sanitari) per motivi legati alla violenza di genere.  Sono 3.574 le donne vittime di violenza, di cui 3.054 ospiti di Case rifugio e 520 di presidi residenziali.  Sono 4.157 i minori ospiti de...

Reddito di cittadinanza: da Caltanissetta a Milazzo, scovate e denunciate 77 persone





















MILAZZO, PERCEPIVANO INDEBITAMENTE IL REDDITO DI CITTADINANZA. 4 PERSONE DENUNCIATE DAI CARABINIERI. A Caltanissetta scoperti 73 indebiti percettori del reddito di cittadinanza. Truffa di circa 500 mila euro 

Messina e Caltanissetta, 24 gennaio 2024 - Incassavano il reddito di cittadinanza senza averne diritto, è quanto emerso dall’attività investigativa dei Carabinieri della Stazione di Milazzo (ME) che, attraverso uno screening effettuato sui percettori del sussidio residenti nel comune mamertino, hanno scovato e 
denunciato 4 persone di età compresa tra i 35 ed i 51 anni, tutti noti alle Forze dell’Ordine, ritenute responsabili del reato di truffa aggravata e falsità ideologica. 
Dalle verifiche è risultato che i quattro percettori, nell’ultimo decennio, avevano riportato – a vario titolo - condanne definitive per reati contro il patrimonio e contro la persona, nonché per traffico illecito di stupefacenti e, pertanto, non erano in possesso dei requisiti per ottenere il beneficio, indebitamente riscosso.

I Carabinieri hanno accertato che l’I.N.P.S., ente che eroga il beneficio, ha corrisposto, nel periodo compreso tra marzo 2022 e ottobre 2023, la somma di oltre 25.000 euro in favore dei quattro indagati. Quanto emerso dalle verifiche è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, guidata dal Dr. Giuseppe Verzera, ed ai competenti uffici per attivare la procedura di recupero delle somme indebitamente percepite. 
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Prosegue l’azione della Guardia di Finanza di Caltanissetta a tutela della spesa pubblica, volta a prevenire e contrastare l’indebita percezione delle risorse erogate dagli Enti Previdenziali a sostegno del reddito.

L’attività investigativa portata avanti dai finanzieri del Gruppo di Gela ha consentito di individuare e deferire alla locale Procura della Repubblica 73 soggetti, per i quali vale la presunzione di innocenza, residenti principalmente nei Comuni di Gela e Niscemi, che hanno richiesto e indebitamente percepito il reddito di cittadinanza.

I controlli nel tempo svolti, hanno permesso di rilevare diverse irregolarità e falsità attestate nelle richieste rivolte all’INPS. In particolare, tra i soggetti denunciati risultano extracomunitari privi del requisito di permanenza minimo nel territorio dello Stato, pari a 10 anni, cittadini dichiaratisi disoccupati, ma che in realtà lavoravano “in nero”, e soggetti con precedenti penali, anche in materia di criminalità organizzata.

Le indagini svolte, che hanno riguardato il monitoraggio di somme erogate per complessivi 874.574,00 euro, si sono concluse con la quantificazione di somme indebitamente percepite per un totale di circa mezzo milione di euro e la relativa segnalazione all’Istituto Previdenziale preposto all’erogazione del sussidio, che ha provveduto al blocco di ulteriori importi indebitamente richiesti per circa 400.000 euro.

Gli odierni risultati testimoniano il costante impegno della Guardia di Finanza a presidio della corretta destinazione delle risorse pubbliche, affinché vengano realmente destinate ai soggetti aventi diritto e utilmente impiegate per contrastare la povertà.

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