22/03/2024 - Dieci giorni fa la Regione Siciliana ha sanzionato 183 Comuni per mancata o parziale attivazione dei processi di democrazia partecipata nel 2021. I ricercatori di “Spendiamoli Insieme” (progetto dell’associazione Parliament Watch che da tre anni, col sostegno di Fondazione Con il Sud, promuove la buona applicazione della legge regionale sulla democrazia partecipata in Sicilia) hannoprovato a vederci chiaro, confrontando i dati diffusi dalla Regione, che attestano una multa complessiva di 1 milione e 926 mila euro, con i documenti ufficiali dei 391 Comuni sicilianirintracciati e pubblicati sul sito www.spendiamolinsieme.it dal team di monitoraggio civico. Quello che emerge sono parecchie incongruenze, sia tra i Comuni sanzionati che tra i non sanzionati.
FOCUS COMUNI SANZIONATI
In 70 Comuni che devono restituire l’intera somma a disposizione il processo di coinvolgimento
della cittadinanza ci risulta, documenti ufficiali alla mano, concluso, con l’individuazione dei
progetti e l’impegno di spesa, che, a rigore, è il “minimo” per non dover restituire i fondi.
Addirittura 17 città hanno anche realizzato i progetti scelti dalla cittadinanza. I casi più eclatanti
riguardano Catania (3000 votanti, realizzata un’area fitness nel Parco Gioeni) e Messina (oltre 600
cittadini coinvolti, avviato poche settimane fa l’appalto per la riqualificazione del campetto di calcio
di Cumia Superiore e della scalinata della chiesa di S. Maria di Mili). Gli altri sono: Caltanissetta, (787
votanti, 5 progetti finanziati di cui almeno 3 con attività svolte: “Vivi San Luca”, “Orto Sociale”,
“Moda & Tradizione”), Aci Bonaccorsi (ad aprile 2022 inaugurata la “Stanza del Cuore”, un
presidio per la ricerca sui rischi cardiovascolari), Milazzo (ad inizio 2023 sono stati appaltati i lavori per la
riqualificazione di Piazzetta del Pescatore), Patti (4 progetti finanziati, tra cui il restauro di costumi
ottocenteschi realizzato), Raccuja (attrezzato un parco fitness), Taormina (spiaggia Mazzeo
attrezzata con passerelle e sedie galleggianti per disabili), Gangi (con “Natale a 4 zampe” a sostegno
di bambini e bambine disabili), Roccamena (il progetto è dedicato alle donne over 50, con corsi di
ginnastica posturale, ginnastica dolce, workout all'aperto, danza terapia), Valledolmo (qui è partito il
corso di ceramica), Villabate (con l’infiorata e le rappresentazioni sacre), Avola (dove non si è ancora
riusciti a realizzare lo skate-park mentre ha visto la luce l’opera “Avola Città Esagonale”), Calatafimi-
Segesta (realizzato il parco inclusivo proposto da “Segesta nel sogno”), Favignana (“Gulliver” è
l'imbarcazione a vela per persone disabili acquistata con i fondi di democrazia partecipata
2021), Paceco (realizzate tribune per i campi da tennis) e Salaparuta (con “Percorsi di crescita per i
nostri bambini e ragazzi”).
FOCUS COMUNI NON SANZIONATI
Ma gli altri 208 Comuni siciliani non sanzionati hanno davvero speso tutto e bene il budget per la
democrazia partecipata 2021? In 48 casi ci risultano incongruenze più o meno gravi.
In particolare, in 32 Comuni non abbiamo rintracciato né documenti ufficiali né rassegna stampa
che attesti lo svolgimento del processo di democrazia partecipata 2021. Si tratta di: Aragona e
Ravanusa nell’Agrigentino; Butera, Riesi e San Cataldo nel Nisseno; Leonforte e Piazza
Armerina nell’Ennese; Giarre, Licodia Eubea, Maniace, Trecastagni e Vizzini nel Catanese;
Castell’Umberto, Capo d’Orlando, Gualtieri Sicaminò, Leni, Mazzarrà Sant’Andrea, Pettineo, San
Salvatore di Fitalia e San Teodoro nel Messinese; Casteldaccia, Castronovo di Sicilia, Cerda,
Monreale, Terrasini e Trabia nel Palermitano; Giarratana e Ispica nel Ragusano; Buscemi, Pachino
e Rosolini nel Siracusano; Castelvetrano nel Trapanese.
Tra questi centri, alcuni non hanno mai svolto e tuttora non svolgono i processi di partecipazione. In
testa a tutti Casteldaccia e Castelvetrano che, a quanto ci risulta, dal 2016 ad oggi non avrebbero
mai attivato il processo di democrazia partecipata.
Per 16 Comuni il team di monitoraggio civico di “Spendiamoli Insieme” non ha rintracciato i
risultati dei processi di democrazia partecipata 2021. Cosa che non significa necessariamente che
non siano stati completati. Potrebbe darsi, nella migliore delle ipotesi, che le informazioni siano poco
visibili sui siti comunali oppure del tutto non pubblicati. Nella peggiore, che i processi effettivamente
non si siano conclusi. Si tratta di: Montevago nell’Agrigentino; Blufi, Ficarazzi, Sclafani Bagni,
Torretta nel Palermitano; Casalvecchio Siculo, Ficarra, Montagnareale ,Nizza di Sicilia, Pagliara, San
Marco d’Alunzio, Tusa e Ucria nel Messinese; Cassaro nel Siracusano; Castiglione di Sicilia nel
Catanese; Monterosso Almo nel Ragusano.
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