Messina. La Consigliera Emilia Rotondo (Lega) su mancanza regolamento movida. Un regolamento sulla movida per evitare ordinanze su ordinanze, spesso contraddittorie tra loro o emesse sulla spinta dell'emotività del momento. La vita notturna cittadina deve avere regole sicure, a garanzia non solo degli esercenti ma anche dei cittadini. I primi devono poter lavorare e quindi creare reddito, i secondi hanno diritto al riposo notturno e al decoro dei luoghi. Infatti, la movida, intesa come frastuono e veglia forzata, dovrebbe avvenire in "luoghi idonei", dove i 'vogliosi' nottambuli potrebbero recarsi appositamente e non laddove i cittadini vivono, pagano le tasse ed hanno diritto al riposo notturno e ad una adeguata qualità della vita.
Messina, 25 giugno 2024 - La richiesta è della presidente della III Commissione Emilia Rotondo che, sottolinea, avrebbe gradito prima della pubblicazione dell’ultima ordinanza “un confronto preventivo con i consiglieri comunali”. Stamane l'assessore Massimo Finocchiaro ha risposto all'invito della III Commissione, relazionando sul contenuto della delibera, che rispetto all'anno scorso non ha apportato alcun cambiamento sostanziale. Resta il nodo del mancato confronto con i consiglieri e si è deciso di aggiornare la seduta di due settimane, successivamente all'incontro che l'assessore Finocchiaro con le associazioni di categoria, e di invitare in commissione anche i gestori dei lidi e i titolari di attività balneari e di locali.
“È necessario sapere cosa succede nei tavoli di confronto - puntualizza Rotondo. La vita notturna cittadina deve avere regole sicure e precise a garanzia non solo degli esercenti ma anche dei cittadini. I primi devono poter lavorare e quindi creare reddito sapendo per tempo a quali regole dovranno ottemperare, i secondi, che comprensibilmente hanno diritto al riposo notturno e al decoro dei luoghi, devono sapere cosa si possono aspettare dalla movida e come farsi rispettare”.
Insomma, per la presidente della III Commissione Emilia Rotondo la parola d'ordine è coniugare le esigenze di chi fa impresa con quelle di chi vive nei pressi dei locali notturno o dei lidi, facendo riferimento a un regolamento preciso e non a ordinanze stagionali.
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