Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

Qualità della vita: soddisatti di vivere nella propria città meno dell’81,3% a Messina, Palermo, Catania e Reggio di Calabria. A Taranto meno del 47,8%

Istat. La soddisfazione di vivere nella propria città. I dati dell’indagine Quality of life in European cities rivelano una soddisfazione diffusa per la città nella quale si vive. Le 26 città italiane si caratterizzano per una spiccata eterogeneità e per la presenza di percentuali relativamente più basse di persone soddisfatte. 

04/06/2024 - La percentuale media dei soddisfatti di vivere nella propria città in Italia (pari a 79,5) risulta inferiore di circa 10 punti rispetto a quella nelle altre città europee (88,4). Le percentuali di persone complessivamente soddisfatte di vivere nella propria città oscillano tra il minimo del 47,8% registrato a Taranto e il massimo del 95,4% di Trento (che presenta valori simili a Groninga, nei Paesi Bassi, e a Copenaghen). Un sottogruppo di città italiane, con percentuali elevate di persone soddisfatte per la dimensione urbana della loro vita (superiori all’81,3%), risulta maggiormente allineato alle | 3 altre città europee, mentre un altro sottogruppo, meno numeroso, presenta valori inferiori all’81,3%. 
Tra le città italiane con percentuali più alte (superiori al 90%) di persone che si considerano molto o abbastanza soddisfatte di vivere nella propria città troviamo Trento, Trieste, Cagliari, Bergamo, Brescia, Bolzano/Bozen. 

Queste percentuali sono simili a quelle di varie città dell’Europa del Nord e di molte città afferenti sia all’Europa occidentale che all’Europa dell’Est, dove si registrano livelli mediamente alti di soddisfazione. Percentuali poco più basse di persone soddisfatte per la propria città (fra l’81,3% e l’87%) sono registrate a Bologna, Perugia, Firenze, Milano, Genova, Pescara, Torino e Bari (valori simili si riscontrano a Barcellona, Berlino, Budapest e Bruxelles), mentre percentuali inferiori all’81,3% caratterizzano Venezia, Sassari, Roma, Messina, Napoli, Palermo, Catania, Reggio di Calabria e Taranto. 

Le percentuali più basse si riferiscono a città del Sud Italia, ad Atene e alla città ungherese di Miskolc. In generale, la soddisfazione per la propria città e per il proprio quartiere sono coerenti tra loro e variano di pochi punti percentuali. Si osservano tuttavia casi in cui si è maggiormente soddisfatti della propria città rispetto al proprio quartiere (come nelle città del Nord Europa e in molte città tedesche) e, al contrario, casi in cui si è più soddisfatti del proprio quartiere che della propria città. 

Quest’ultima tendenza si rileva in varie città italiane, tra cui Roma, Venezia, Palermo e Catania, e in città come Madrid, Parigi, Marsiglia e Atene. Lo scarto maggiore in favore del quartiere si osserva a Reggio di Calabria (dove la differenza tra la percentuale di soddisfatti per la vita nella città e nel quartiere è di -12,7%) e a Taranto (-20,2%).

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