Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

Roberto Scarpinato dovrebbe valutare l’ipotesi delle dimissioni dalla Commissione antimafia

COMMISSIONE ANTIMAFIA: L’EX PM ROBERTO SCARPINATO INTERCETTATO NEL TENTATIVO DI “AGGIUSTARE” L’AUDIZIONE DI UN INDAGATO PER FAVOREGGIAMENTO MAFIOSO. IL SILENZIO DEI CINQUESTELLE. RAOUL RUSSO (FDI): “DOBBIAMO ANDARE AVANTI E FARE CHIAREZZA, LO DOBBIAMO A PAOLO E ALLA FAMIGLIA BORSELLINO. LO DOBBIAMO AGLI ITALIANI. I CINQUESTELLE FACCIANO CHIAREZZA E SCARPINATO VALUTI DI DIMETTERSI DALLA COMMISSIONE”. Di Paola (M5S Sicilia): “Attacchi a Scarpinato figli delle enormi difficoltà della destra” 

Palermo, 11 ottobre 2024 –  Quanto riportato dagli organi di informazione sulla vicenda dell’ex pm Roberto Scarpinato (oggi in Commissione antimafia in quota Cinquestelle), intercettato ‘casualmente’   mentre concordava domande e risposte con l’altro ex pm Roberto Natoli, indagato a Caltanissetta per favoreggiamento mafioso, allarma politica e istituzioni: “Come Commissione dobbiamo andare avanti e fare chiarezza, lo dobbiamo agli italiani e lo dobbiamo alla famiglia Borsellino, insieme a quelle degli agenti della scorta. Il tentativo di inquinamento dell’audizione di Natoli e il coinvolgimento di Roberto Scarpinato ci affida più di una riflessione. E ci fa riflettere ancor di più sulle dichiarazioni di Lucia Borsellino e dell’avvocato Fabio Trizzino (suo marito) che in audizione avevano espresso non poche perplessità sull’attività di Natoli, allora Pubblico ministero a Palermo. 

L’accordo sottotraccia fra Scarpinato e Natoli, al fine di confutare le dichiarazioni di Lucia Borsellino, oggi è stato scoperto e noi come Commissione antimafia siamo decisi, per quanto di nostra competenza, a proseguire la nostra opera al fine di far luce su quanto realmente accaduto, auspicando altresì che la magistratura riesca nell’accertamento delle eventuali responsabilità di chi avrebbe dovuto agire e invece ha omesso. Roberto Scarpinato dovrebbe valutare l’ipotesi delle proprie dimissioni dalla Commissione antimafia, per l’inopportunità di partecipare al prosieguo dei lavori, visto quanto sarebbe emerso dalle indagini di Caltanissetta. 

Tuttavia le domande da porsi sono semplici: perché cercare di orientare il lavoro di ricerca della verità? Cosa si vuole nascondere ancora? Ma la domanda più pungente di queste ore, è proprio questa: perché i Cinquestelle tacciono?”. Lo dichiara Raoul Russo, senatore e membro della Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali.

Di Paola (M5S Sicilia): “Attacchi a Scarpinato figli delle enormi difficoltà della destra”

“Quando la destra è in difficoltà, cerca di sviare l'attenzione colpendo chi fa di tutto per mandarli a casa. Ora è il caso di Roberto Scarpinato, bersaglio di un nutritissimo coro di dichiarazioni al vetriolo da parte di chi dimentica, o fa finta di dimenticare, il monumentale impegno di una vita dell'ex magistrato contro la mafia e contro il malaffare e che in Senato sta rendendo dura la vita a questo governo autore di numerose norme a dir poco discutibili. Più che impegnarsi in inutili batterie di comunicati per gonfiare notizie, peraltro già smentite da Scarpinato, i parlamentari di destra farebbero bene a dedicarsi al bene degli italiani che, a giudicare dai pessimi risultati che stanno portando a casa, è letteralmente sparito dai loro radar, ammesso che vi sia mai stato”

Lo afferma Nuccio DI Paola, coordinatore regionale per la Sicilia del M5S.

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