Il Papa ha incontrato l’associazione che da 125 anni accoglie i malati al santuario mariano. Oltre cento dirigenti e consiglieri in Aula Nervi per celebrare l’anniversario della nascita
28/01/2010 - «Possa Dio donare alla Sua Chiesa santi che siano solleciti imitatori di Cristo». Con queste parole Papa Benedetto XVI, durante l’udienza generale del mercoledì, ha accolto in Aula Nervi gli oltre cento volontari, tra consiglieri e dirigenti, dell’Hospitalité Notre Dame di Lourdes, venuti a Roma per celebrare il 125° anniversario della nascita dell’associazione che, dal 1885, si occupa della ricezione dei malati e dei disabili in visita al santuario di Lourdes.
Benedetto XVI ha definito la missione della storica associazione - che conta ormai oltre 20.000 volontari provenienti da tutto il mondo – un «servizio prezioso», ringraziando inoltre i suoi membri per aver voluto celebrare insieme a lui il loro anniversario. I consiglieri dell’Hospitalité, accompagnati dal presidente dell’associazione Antoine Tierny, hanno risposto al saluto del Pontefice intonando l’Ave Maria di Lourdes. «Sono stati tre giorni di pellegrinaggio molto intensi per noi – ha commentato il presidente Tierny – soprattutto per l’incontro con il Pontefice. Abbiamo pregato insieme in tutte le basiliche di Roma affinché l’Hospitalité Notre Dame de Lourdes possa essere fedele alla propria missione di servizio ai malati almeno per altri 125 anni».
L’Hospitalité Notre Dame di Lourdes é nata nel 1885, per volontà dei cappellani dei Santuari di Lourdes e del vescovo di Tarbes, con una missione ben precisa: accogliere i pellegrini malati. L’Associazione, durante la stagione di maggiore afflusso di pellegrini, tra il 20 marzo e il 31 ottobre, lavora sotto la supervisione del vescovo di Tarbes-Lourdes, monsignor Jacques Perrier. Il presidente Antoine Tierny, il segretario Alan Bregon, il tesoriere Alain Marchio e il cappellano Padre Horatio Brito, coordinano circa 20.000 hospitaliers, provenienti dal mondo intero, che si danno il cambio nella stagione dei pellegrinaggi nel fornire assistenza e supporto. Per servire l’Hospitalité i volontari (i piu giovani hanno 18 anni) devono seguire una preparazione complessa e meticolosa, visti i compiti delicati a loro affidati. Prima di poter essere considerati membri dell’Hospitalité Notre Dame di Lourdes bisogna infatti frequentare un corso di formazione per i primi quattro anni di volontariato. Dopo la preparazione, spirituale e pratica, i volontari sono pronti ad essere suddivisi nei diversi Servizi.
L’Hospitalité si mette a disposizione dei pellegrini attraverso una serie di servizi che garantiscono il buon funzionamento dei pellegrinaggi e il regolare afflusso ai diversi luoghi sacri della località mariana. Dal servizio ai tavoli nelle mense alla pulizia degli spazi comuni, dall’accoglienza dei pellegrini alla stazione ferroviaria e all’aeroporto all’accompagnamento dei malati. Una caratteristica che contraddistingue l’Hospitalité Notre Dame de Lourdes é l’internazionalità dei suoi volontari, essi arrivano infatti da ogni parte del mondo per aiutare i pellegrini disabili. Una vocazione forte sentita in maggioranza dagli Italiani che, tra hospitaliers, stagisti e ausiliari, nel 2008 sono stati ben 3.036 davanti ai francesi (2.739). Dato rilevante, gli Americani, con un totale di 471, sono stati più numerosi che gli Inglesi (429), Irlandesi (311), Tedeschi (252) e Belgi (72). Cresce di anno in anno il numero dei volontari provenienti dai paesi orientali, nel 2008 sono stati ben 221 tra hospitaliers, stagisti e ausiliari.
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