Stretto di Messina: nessuna violazione e nessuna mancata trasparenza

STRETTO DI MESSINA RISPONDE SULL’ESPOSTO ALL'AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO.  Nessuna violazione e nessuna mancata trasparenza. La società agisce sempre nel pieno rispetto delle norme.    Roma, 10 dicembre 2024 – In relazione all’esposto presentato all’AGCM, tra gli altri dal PD di Villa San Giovanni, la Stretto di Messina precisa quanto segue.   ART. 72 DIRETTIVA UE E COSTI DEL PROGETTO La crescita del valore dell’investimento da 8,5 mld del 2011 a 13,5 (come previsto nel DEF 2023), non si riferisce a maggiori opere ma al forte aumento dei prezzi registrato negli ultimi anni, fenomeno che ha coinvolto e coinvolge tutti i progetti infrastrutturali. Inoltre va sottolineato che il valore di 13,5 miliardi non riguarda solo il contratto con il Contraente generale e gli altri affidatari, ma il costo complessivo del progetto. La Direttiva 2014/24/UE sarà pertanto rispettata come peraltro espressamente richiamato nel Decreto-legge 31 marzo 2023, n. 35...

«Pizzichi e vasi non fannu purtusi», ma troppe carezze fanno le carni nere

«Pizzichi e vasi non fannu purtusi» o «pirtusi» è un proverbio diffuso in Sicilia ma pure a Napoli e nell’area partenopea, fino in Calabria. Purtusu o pirtusu è sostantivo maschile che vuol dire «buco», «pertugio». E metaforicamente parlando significa produrre effetti irreparabili ed efficaci.

30/11/2022 - Un buco nell’acqua, invece, è opera inutile e vana, non dimenticando che «Ogni pirtusu havi ‘u so chiovu, cû l’havi vecchiu, cû l’havi novu» (ogni buco ha il suo chiodo, chi ce l’ha vecchio, chi ce l’ha nuovo).
"Ficcandosi e penetrando tra monaca e monaca, eran riuscite a farsi un po’ di pertugio, per vedere anch’esse qualcosa (A. Manzoni).
“Ad un piccolo pertugio puose l’occhio e vide apertissimamente l’abate stare ad ascoltarlo (Boccaccio).
“Breve pertugio dentro da la Muda... M’avea mostrato per lo suo forame Più lune già”… (Dante).

Breve pertugio dentro da la Muda,
la qual per me ha ’l titol de la fame,
e che conviene ancor ch’altrui si chiuda,
m’avea mostrato per lo suo forame
più lune 9 già, quand’io feci ’l mal sonno
che del futuro mi squarciò ’l velame.

("Inferno", Canto 33)

A Napoli “pizzeche e vase nun fanno pertose, maniate e zizze nun fanno criature”.
Ecco il senso ‘primario’ di questo arguto ed esortativo proverbio che spesso le madri ‘lanciavano’ alle figlie in procinto di uscire di casa, giacché pure le carezze più audaci non fanno purtusi (non compromettono la verginità né fanno nascere bambini). Ma non soltanto, poiché un rapporto troppo ‘ravvicinato’ e ‘compromettente’ può fare buchi nel cuore, nel sentimento, nell'anima. Buchi che magari si rimarginano, ma che possono ferire e lasciare cicatrici più o meno durature e profonde.

Nella canzone di Salvatore Di Giacomo ed Enrico De Leva «'E spingule frangese» “pizzeche e vase nun fanno purtóse”.

Pízzeche e vase nun fanno purtóse
E puo' ghiénchere 'e spíngule 'o paese
Sentite a me ca, pure 'nParaviso
'E vase vanno a cinche nu turnese!
Ah, Chi vò' belli spíngule, ah, chi vò?!


Un «pizzicuneddu» (pizzicottino) non ferisce, ma attenzione perché “tanti pizzicuna fannu li carni niuri” (tanti pizzichi fanno le carni nere). Un po’ come dire che “A granello a granello si riempie lo staio e si fa il monte”, dalla locuzione latina "De minimis granis fit magnus acervus". 
Nel bene e nel male.

m.m.

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