Ponte sullo Stretto: "Opera faraonica dal sapore coloniale"

Ponte sullo Stretto, Leoluca Orlando, candidato alle Europee per Alleanza Verdi Sinistra, a 24 Mattino su Radio 24: Opera faraonica dal sapore coloniale  14/05/2024 - “14 miliardi per realizzare un'opera che tecnicamente non è realizzabile, che massacra l'ambiente non soltanto quello geografico ma anche quello umano con intere deportazione di migliaia di famiglie. Un’opera che insiste per una parte, quella calabrese, sulla falda sismica essendo la zona di Messina esposta ai terremoti. 14 miliardi per un'opera faraonica che sembra un'opera coloniale. Alla Calabria e alla Sicilia si dà una grandissima opera che non si riuscirà mai a realizzare e che impegna 14 miliardi dei quali se ne spenderanno due o tre miliardi soltanto per pagare qualche progettista scelto probabilmente da qualche politico compiacente. Immaginiamo 14 miliardi collocati nel clima del porto di Genova!  È ammissibile che si attrae l'attenzione su quest'opera faraonica dal sapore coloniale e poi

BENI CULTURALI: ARMAO, "TOLLERANZA ZERO CONTRO I TOMBAROLI"
REGIONE: CORFILAC, EMERSE ALCUNE IRREGOLARITA' DOPO DUE ISPEZIONI
CATANIA, 13 FEB. 2010 (SICILIAE) - Il governo della Regione ha avviato il riassetto delle societa' partecipate con il fine di fare ordine in un universo contrassegnato spesso da funzioni duplicate e non sempre esempio di gestioni virtuose. Le partecipate saranno accorpate per aree omogenee ed inoltre sono stati ridotti il numero dei componenti dei cda e i compensi percepiti. E' stato altresi' disposto per legge il blocco delle assunzioni. Si tratta di provvedimenti volti ad assicurare il migliore utilizzo delle risorse pubbliche.

Proprio il perseguimento di questo principio sta alla base dei due diversi atti ispettivi disposti per il CoR.Fi.Lac di Ragusa. In entrambi i casi sono emerse gravi criticita' legate alle gestione amministrativa del Consorzio per le quali si potrebbe configurare l'ipotesi di danno erariale. In tal senso il collegio dei revisori dei conti si appresta ad inoltrare apposita relazione alla Corte dei Conti.

Alcune criticita' sarebbero imputabili alla stessa gestione amministrativa compiuta dagli organi consortili. In particolare sarebbero stati esclusi due soci fondatori a causa del mancato versamento di ben otto annualita' della quota associativa; nel corso di questo lungo periodo, ed anche dopo l'estromissione di tali soggetti, risulta, sino alla data dell'ultima ispezione, che il consorzio non ha messo in campo alcuna iniziativa volta al recupero delle somme vantate, per un totale di oltre 300 mila euro. Ed, inoltre, i soci subentrati agli esclusi non avrebbero provveduto a versare la quota annuale; ne' tanto meno risulta che sia stato chiesto loro il versamento della quota d'ingresso. Inoltre il voto dei nuovi soci sembra sia stato determinante per l'elezione del nuovo presidente del consorzio.

Altra questione, evidenziata dal collegio dei revisori, e' certamente la permanenza in essere di uno statuto "blindato", tant'e' che il professore Licitra e' presidente dell'ente sin dal momento della costituzione.

Ulteriore criticita' emersa riguarda la stabilizzazione di 34 lavoratori del consorzio avvenuta in palese violazione di due precise disposizioni regionali che dispongono il blocco della assunzioni per tutti gli enti pubblici regionali e sottoposti a controllo e vigilanza da parte della Regione.

L'amministrazione regionale intende perseguire l'efficacia, l'efficienza e l'economicita' degli enti vigilati: nel caso del Cor.Fi.Lac il contributo regionale rappresenta circa il 90% delle entrate totali dell'ente.

ll/fi

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