Autonomia differenziata: incontri in Sicilia e a Milazzo, “rischia di spaccare l'Italia”

Autonomia differenziata.  Fico e Di Paola (M5S), sei incontri in Sicilia, domenica e lunedì, per parlare di autonomia differenziata “che rischia di spaccare l'Italia” 20/04/2024 - Sei incontri in appena due giorni per parlare di autonomia differenziata, “la riforma scellerata che rischia di spaccare l'Italia”. È il mini tour che l'ex presidente della Camera Roberto Fico, farà in Sicilia domenica 21 e lunedì 22 aprile prossimi assieme al coordinatore regionale M5S per la Sicilia, Nuccio Di Paola, per illustrare i contraccolpi del ddl Calderoli. "L'autonomia differenziata - dice Fico - sarebbe uno schiaffo insopportabile al Sud, aumenterebbe i divari che già esistono e danneggerebbe la struttura istituzionale del Paese. E' un disegno scellerato che mira a spaccare l'Italia. In questi mesi sto girando l'Italia per parlare dei rischi dell'autonomia voluta da Calderoli ed è importante parlarne anche in Sicilia". “Di questa riforma che rischia avere

SAN FRATELLO (ME): LA REGIONE ATTIVA UNITA' DI CRISI PER SEGUIRE LA FRANA

PALERMO 14 FEB. (SICILIAE) - Il dipartimento regionale della Protezione Civile ha attivato un'unita' di crisi per seguire costantemente la grave situazione determinata a San Fratello (Me) a causa della frana che ha colpito la parte sommitale del comune messinese.  Il dirigente generale del dipartimento Protezione Civile, Pietro Lo Monaco, d'intesa con il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, ha subito disposto

accertamenti e immediati interventi in favore della popolazione poiche' la situazione e' apparsa subito delicata: lo smottamento interessa, secondo i primi rilievi effettuati, un fronte molto esteso, di cui si sta valutando la portata. Non ci sono stati comunque feriti ne' al momento rilevati danni che possano creare problemi di sicurezza.

La Protezione Civile ha avviato contatti con l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia per monitorare l'area attraverso la rilevazione geo satellitare e per rilevare eventuali ed ulteriori fenonemi franosi.

Durante i primi interventi - attraverso personale della protezione civile e delle associazioni di volontariato - e' stata cinturata la zona piu' a rischio.

Tutte le famiglie interessate sono state invitate, a livello precauzionale, a spostarsi presso altre abitazioni piu' sicure. Sarebbero un migliaio le persone coinvolte. La stima e' assolutamente indicativa poiche' tante hanno gia' trovato altra sistemazione provvisoria.

Solo in poche hanno invece fatto ricorso a strutture alberghiere messe a disposizione dalla Protezione civile.

L'unita' di crisi e' in costante collegamento con la centrale operativa della Protezione civile regionale. Il Governo viene costantemente aggiornato sull'evolversi del fenomeno.

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