28/06/2010 – L’isola Ferdinandea tra Sciacca e Pantelleria e ‘l’isola amministrativa’ fra Troina e Cesarò: 4 km. quadri la prima, 4.200 ettari la seconda. Se la piccola isola emersa dal mare di Pantelleria innescò dispute territoriali e politiche tra Stati in cerca di approdi strategici per le loro flotte, sia mercantili che militari, "l’isola che non c'è" di Troina e Cesarò accende dispute e aspettative, per il condizionamento politico che ne deriva,
per il peso specifico che tale porzione di foresta nebroidea comporta all’interno del consiglio di amministrazione dell’Ente che gestisce le ingenti quantità di denaro e potere, che la Regione Siciliana non fa mancare, ricadendo i 4.200 ettari in questione nel perimetro del Parco dei Nebrodi.
Quei 4.200 ettari di territorio demaniale pare che non solo in potere di contrattazione si traducano ma pure in posti di lavoro: le assunzioni degli operai forestali, infatti, sono proporzionali ai 4200 ettari di bosco (in più o in meno) che un Comune ha (o non ha). Tanto più che le chiamano “foreste di Troina” ma sono territorialmente annesse al Comune di Cesarò, come sa bene l’ufficio provinciale delle foreste demaniali di Messina, che presiede al delicato compito di calcolare quanti devono essere gli operai forestali, se tanto mi dà tanto.
E così come Inglesi e Francesi piantarono le rispettive bandiere sull’isola Ferdinandea (che gli inglesi chiamarono Julia o Graham e i francesi Ferdinandea), allo stesso modo, qui 4.200 ettari, il Comune di Troina vorrebbe chiamarli “isola amministrativa” mentre il Comune di Cesarò intende chiamarli ‘l'Isola che c'è e non c'è’.
“Certo, è un vero peccato”, pensano gli amministratori di Troina. “L’estensione del nostro territorio è di 16.600 ettari, se ci assommassimo quei 4.200 ettari di foresta demaniale faremmo 20.800 ettari esatti”.
Come dire che per un pelo la battaglia dentro il consiglio d’amministrazione del Parco è persa. E persi sono pure i posti per gli operai forestali. Per mancanza di ‘peso specifico’.
E li francisi cu la so putenza
‘nSicilia facianu malacrianza
lu pani nni livavanu di la mensa
francisi si vidianu ad ogni stanza.
Iddi fidannu nni la so putenza
e nui mischini sutta la so lanza
‘nta n’ura fu distrutta dda simenza
fu pi tunnina salata la Franza.
Senti la Francia ca sona martoria
La Francia nun veni cchiù ‘nSicilia
Viva Sicilia ca porti vittoria
Viva Palermu fici mirabilia
Sunati tutti li campani a gloria
Spinciti tutti l’armi tirribilia
Ca pi l’eternu ristò a mimoria
Ca li francisi ristaru ‘nSicilia
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Uomo alto mt. 1.50 cerca donna alta mt. 1.50 per fare... 3 metri esatti! (W. Valdi)
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