"Il 'cuffarismo' è tornato tratto distintivo in politica. In Sicilia il passato sta mangiando il futuro"

Cracolici, Commissione Antimafia:  “ Come avevo denunciato, il 'cuffarismo' è tornato ad essere il tratto distintivo di questa fase politica.  In Sicilia il passato sta mangiando il futuro.  La Regione Siciliana oggi è un luogo di intermediazione, con episodi ripetuti di corruzione anche di poche migliaia di euro.  Le indagini evidenziano solo un parziale spaccato di un sistema molto più pervasivo e diffuso, che investe la classe politica oltrechè funzionari pubblici ” Palermo, 5 novembre - “Non appena riceveremo gli atti dell'inchiesta avvieremo un'indagine della commissione Antimafia. Ma va detto con molta onestà che al di là delle indagini che abbiamo fatto e che faremo c'è un dato incontrovertibile: ciò che emerge in questa Regione era già scritto. Il passato sta ogni giorno mangiando un pezzo di futuro.  La Regione Siciliana oggi è un luogo di intermediazione, con episodi ripetuti di corruzione anche di poche migliaia di euro: è questo l’elemento caratteriz...

MESSINA, RETE DI PEDOFILI ALLA SBARRA NELL'OPERAZIONE 'SEPPIA'

Messina, 13/07/2010 - Notificato l'avviso di chiusura delle indagini da parte della Procura di Messina nei confronti di 11 persone coinvolte nell'operazione denominata ‘Seppia’, condotta dalla Squadra mobile di Messina. L’indagine, come si ricorderà, consentì di smascherare una rete di pedofili aguzzini di sei bambini, indotti alla prostituzione con piccoli regali, denaro, dolci e figurine. Gli imputati dovranno rispondere di induzione alla prostituzione, atti sessuali con minori e atti osceni in luogo pubblico.
L’avvio delle indagini furono la conseguenza della denuncia del padre di uno dei bambini insospettito che il figlio disponesse di denaro e giocattoli a lui sospetti. In seguito si scoprì che tali regali erano frutto della corruzione ad opera di Marcantonio Russo, uno degli indagati, che così ‘comprava’ le prestazioni sessuali.
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‘OPERAZIONE SEPPIA’ A MESSINA: NELLA ‘RETE’ DELLA POLIZIA UNA ‘RETE’ DI PEDOFILI

MESSINA, 7 DIC 2009 – Le indagini erano state avviate nel mese di gennaio sulla base della denuncia di un uomo al quale il figlio 12enne aveva riferito d’essere stato vittima di un episodio di violenza sessuale. Indagate complessivamente nove
persone, quattro i provvedimenti cautelari in carcere. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere era stata emessa lo scorso 4 dicembre dal gip Maria Teresa Arena.
Ora la Squadra mobile di Messina ha sgominato una rete di pedofili che induceva minori, anche di età inferiore ai 14 anni, alla prostituzione per poi ricompensarli con piccole somme, dolciumi e figurine di calciatori.

Induzione alla prostituzione e atti sessuali con minori è l’accusa con cui la polizia ha arrestato quattro persone. Uno degli arrestati è pure indagato per corruzione di minorenni e un altro di atti osceni in luogo pubblico e omessa custodia di una pistola. Denunciate poi 9 persone, tra cui alcuni ragazzi.

I bambini e i ragazzini venivano ''incentivati'' se procacciavano altri piccoli. L'operazione ''Seppia'' vede indagate complessivamente nove persone. Quattro i provvedimenti cautelari in carcere emessi.

La presunta prostituzione minorile, stando a quanto raccontato e appurato, avveniva in un parco giochi nel Rione Paradiso, a Messina.

Nell'operazione 'Seppia' la Polizia ha arrestato il pensionato Giuseppe Oliva, 66 anni, Marcantonio Russo, 33 anni, Salvatore Raciti, 41 anni, impiegato dell'Enel e Claudio Cisco, 45 anni, con l'accusa di induzione alla prostituzione minorile e atti sessuali con minori.

Marcantonio Russo, soprannominato 'Siccia' (seppia, da cui il nome dell'operazione di Polizia), è accusato pure di corruzione di minorenni e pornografia minorile, mentre Oliva è accusato pure di atti osceni in luogo pubblico e omessa custodia di una pistola.

Secondo quanto accertato dalla squadra mobile i quattro avevano rapporti con minori cui davano in cambio dolciumi, caramelle o figurine. Le vittime accertate sarebbero due bambine e cinque bambini dai 10 ai 14 anni che si recavano in un parco giochi nella zona nord di Messina dove venivano adescati dalle persone arrestate. La polizia ha accertato che gli adescamenti erano cominciati nel 1999 e ha sequestrato materiale fotografico a casa di Russo da cui si evince che le vittime potrebbero essere più di sette. In un dario Russo annotava le caratteristiche di ogni minore e dava loro i voti per le prestazioni.

Tornato dal campo di calcetto il 12enne fu trovato dal genitore con 25 euro in tasca, dolci e figurine. Alla richiesta del padre di spiegarne la provenineza il ragazzo aveva confessato che glieli aveva dati 'quello' che si "faceva baciare sul petto": lo aveva "agganciato" al campetto di calcio e l'aveva convinto ad andare a casa. Il 12 febbraio 2009 la Squadra Mobile, su provvedimento cautelare del Gip Maria Teresa Arena, aveva arrestato il 33enne Marcantonio Russo con l'accusa di violenza sessuale e induzione alla prostituzione minorile. Nella casa del 33enne la polizia ha sequestrato foto che ritraevano Marcantonio Russo con minori durante rapporti sessuali e un diario in cui annotava nomi e "specialita'" dei suoi piccoli "clienti" ai quali assegnava pure i voti.

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