Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

BARCELLONA P.G., NUOVO SEQUESTRO DI BENI PER IL BOSS CARMELO BISOGNANO

Messina, 12 ago. - A Carmelo Bisognano, 44 anni, di Barcellona Pozzo di Gotto, imprenditore nel settore del movimento terra, ritenuto il capo della famiglia mafiosa dei 'Mazzarroti', detenuto in regime di 41bis, la Dia di Messina lo scorso 20 aprile aveva gia' sequestrato beni per 10 milioni di euro. Ora al boss, semnpre la Sezione Operativa della Direzione Investigativa Antimafia ha sequestrato altre quote sociali, beni aziendali, 6 cavalli ed un'immobile, il cui valore di mercato e' stato valutato in circa 700 mila euro.

Beni acquisiti, secondo gli investigatori, in epoca successiva all'emissione del decreto da parte del Tribunale di Messina - Misure di Prevenzione di Pubblica Sicurezza dello scorso aprile. Bisognano e' stato gia' condannato, in primo grado, per associazione mafiosa, nel maxiprocesso 'Mare Nostrum' ed e' ccollegato, secondo la Dda di Messina, a 'Cosa nostra' palermitana e catanese.

Il gruppo di Bisognano in questi anni si e' dedicato al traffico di sostanze stupefacenti, alle estorsioni, ai subappalti ed alla fornitura di materiali edili e di inerti alla pubblica amministrazione, al controllo della discarica di Mazzarra' S. Andrea e persino all'abigeato. Il boss avrebbe inoltre svolto il ruolo di 'paciere' tra barcellonesi e tortoriciani nelle controversie sugli appalti ed il pizzo alle imprese. Agi

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