Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

GIOIOSA MAREA, E LA CHIAMANO ESTATE...

Gioiosa Marea 12 Agosto 2009 - La noia sembra essere l’elemento caratterizzante di questa fallimentare stagione estiva. Non c’è gente, non ci viene a trovare più nessuno. Gioiosa è diventato un paese fantasma e non lo ravviva certamente la celebrazione del “solito” esodo che forse non interessa neanche ai partecipanti che, finalmente, hanno capito che è cosa ben diversa e non sostitutiva di un noioso carnevale estivo.

Le stesse sagre paesane ammantate, con scarso successo, da pretestuose motivazioni che il passare del tempo ha definitivamente cancellato non interessano neanche chi pensa, partecipando, di risparmiare (data la crisi) sulla cena.
La cosiddetta isola pedonale: mancando anche di pedoni, sembra interessi solo Legambiente per elargire qualche stellina in più in modo da fare apparire il paese all’esterno come l’isola felice.
Sappiamo benissimo che quando usciranno le statistiche sulla presenze turistiche di quest’anno, si gongolerà del fatto che “malgrado tutto poteva andare anche peggio” e si giustificherà chi ha responsabilità, adducendo il ”piccolo” calo alla chiusura della strada nazionale che fra
non molto celebrerà il primo anno di abbandono, per l’incapacità di chi ben conosciamo.

Però, finalmente, con i fuochi d’artificio tanto decantati artatamente, con qualche “botta” in più
o forse allungando solo l’intervallo fra un botto e l’altro si salverà l’onore del paese. Tutti saremo felici e contenti perché ,finalmente, si porrà la parola fine a questa fallimentare estate dove il
nostro buon sindaco non ha neanche la possibilità di dimettere l’assessore al ramo perché Lui è tutto, anche assessore. Il silenzio è d’oro, ma chi amministra i “nostri soldi” avrebbe l’obbligo di rendicontare.

Sarebbe interessante che finalmente si sapesse quanto costano questi “festini”, quanto rimane alle solite persone, sempre in prima linea a chiedere sponsor e dove vanno a finire
i pochi o troppi soldi che gli ignari cittadini elargiscono ai soliti noti, sotto forma di obbligatorio contributo.
Raffaele Ianniello

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