Messina, 4/8/2009 - Con una lettera inviata al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, al Presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, al Prefetto di Messina, Francesco Alecci ed al Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso, il sindaco Giuseppe Buzzanca, ha voluto evidenziare i gravi problemi in cui si trova il settore dell'igiene cittadina, al fine di evitare una grave emergenza igienico sanitaria. Questo il testo della lettera che è stata sottoscritta anche dal presidente dell'Ato Me 3, Antonio Ruggeri e dall'amministratore unico di Messinambiente, Antonino Dalmazio: “Sottopongo la difficile situazione in cui si trova il settore rifiuti nella città di Messina al fine di evitare una grave emergenza igienico-sanitaria non più gestibile anche in termini di ordine pubblico. Già con nota del 8 giugno 2009, le Società ATO ME 3 e Messinambiente avevano evidenziato la difficile situazione economico-finanziaria del settore; tale situazione di carenza di risorse non avrebbe garantito i servizi di igiene pubblica, tanto che nella lettera si prospettava la possibilità che detti servizi potessero subire un’ interruzione sin dal mese di settembre . Sempre con la citata lettera le due Società richiedevano un pronto intervento di natura economica al fine di sopperire ad una difficile e ormai cronica carenza di fondi che poteva creare tanti problemi all’intera comunità messinese. Oggi, a distanza di qualche mese, il problema prospettato si è ulteriormente aggravato ed infatti sono aumentati i debiti per le due società (ATO ME 3 e Messinambiente) e nel contempo è diminuita la capacità di poter fare ricorso all’anticipazione di carattere bancario. Inoltre, la mancanza di una discarica nella Città di Messina fa lievitare ulteriormente e costantemente i costi del ciclo dei rifiuti e, d’altra parte, i mezzi vecchi in dotazione alla Messinambiente non consentono il trasporto dei rifiuti nella discarica di Mazzarà S. Andrea. Senza considerare che la mancanza di fondi non ci consente di utilizzare a pieno l’Inceneritore di Pace che richiede, per la sua struttura, continui costi per: manutenzioni, controllo, smaltimento ceneri, analisi ecc.. Con il protrarsi di tale situazione è realistico prevedere che nel corrente mese potrebbe interrompersi la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, ciò anche in considerazione del fatto che non si è in condizione di corrispondere ai dipendenti di Messinambiente le somme di loro spettanza. L’urgenza e la delicatezza del caso richiedono un immediato intervento da parte degli organi in indirizzo onde evitare che la città, in tempi brevissimi, ed in pieno periodo estivo, possa piombare in una emergenza igienico-sanitaria creando ulteriori problemi alla Comunità Messinese. È ovvio che detto intervento dovrebbe mirare ad ottenere le necessarie risorse straordinarie per garantire un servizio che non può essere interrotto e che riveste carattere d’urgenza e di improrogabilità”.
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