Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

STRANO: “PALCOSCENICO SICILIA ESISTE GIA', E' IL CIRCUITO DEL MITO”

Palermo, 4 agosto 2009 – “Un circuito di spettacoli che coinvolga i teatri antichi siciliani, ma anche i siti archeologici e i sagrati delle chiese più importanti, è l'idea portante del Circuito del Mito e già presente nella programmazione dell'assessorato al Turismo negli anni 1997, 1998 e 1999. Risulta ancor più evidente come sia necessario un coordinamento con l'assessore Leanza, che lancia giustamente 'Palcoscenici di Sicilia' ma che non può che rifarsi al progetto del Circuito del Mito, che ha già una sua caratterizzazione, riconoscibile anche a livello internazionale, e che non può all'improvviso cambiare denominazione”. Lo ha detto l'assessore regionale al turismo, Nino Strano. “Per cui, in un momento in cui abbiamo un bilancio sempre più ristretto, su un progetto da me inventato, e proprio oggi presentato alle commissioni turismo e cultura dell'Ars, dove è stato apprezzato positivamente, e che parte già a Natale nelle più prestigiose chiese dell'isola, ritengo vada armonizzato con le buone intenzioni dell'assessorato Beni culturali. Inventare oggi un nuovo logo – ha aggiunto Strano – sarebbe pericolosissimo perché le ripartenze sono sempre più difficili della continuità del cammino. Quando nel 2000 mi succedette un assessore che cassò i progetti del Circuito, della campagna 'Isola in un mare di luce', come il filmato di Michelangelo Antonioni ci si ritrovò davanti a un periodo di regressione e la Sicilia perse una fondamentale vetrina promozionale. Allora sinergia, sintonia, progettualità, continuità con i contenitori che hanno avuto i consensi della critica e grandi ritorno nell'incoming turistico”. Vito Orlando

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