Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

VILLA PICCOLO (CAPO D’ORLANDO), LA PAZIENZA DEL LEGNO NEGLI SCATTI DI P. MORELLO SU PALAZZO BRANCIFORTE

LA PAZIENZA DEL LEGNO: GLI SCATTI DI PAOLO MORELLO SU PALAZZO BRANCIFORTE DA VENERDÌ POMERIGGIO IN MOSTRA A VILLA PICCOLO (CAPO D’ORLANDO)
Capo d'Orlando, 24/08/2009 - Una fitta trama di pali, ballatoi, staccionate, che definisce uno spazio privo di coordinate: né verticali, né orizzontali, né piani, né parallele. In ogni angolo scale e scaffalature per diversi livelli, che definiscono l’ex Monte dei Pegni di Palazzo Branciforte. C’è tutto questo nei trenta scatti di Paolo Morello, in mostra da venerdì 28 agosto nei saloni espositivi della Fondazione Piccolo di Calanovella a Villa Piccolo (Capo d’Orlando, SS. 113 Km. 109).

La mostra fotografica, dal titolo La pazienza del legno, ha per oggetto proprio le strutture lignee del palermitano Palazzo Branciforte di via Bara all’Olivella, un tempo utilizzate per riporvi gli oggetti consegnati dalle persone ai funzionari del cosiddetto Monte dei Pegni di Santa Rosalia. Nel silenzio ripetuto ed espresso dalla macchina fotografica, la fitta trama di ballatoi e scaffalature, con le scale e le corde, appese qua e là, richiama l’idea dell’asse del mondo, perfettamente immortalata dall’obiettivo di Paolo Morello L’esposizione sarà inaugurata venerdì 28 agosto, alle 18, con una presentazione curata dai giornalisti Bent Parodi (presidente della Fondazione Famiglia Piccolo) e Alberto Samonà. Sarà presente l’Autore.

L’ingresso all’inaugurazione è libero. La mostra resterà aperta fino al 9 settembre con questi orari: lunedì, mercoledì e venerdì: dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 18; martedì, giovedì e domenica, dalle 9 alle 12. Biglietto intero 3 euro; biglietto ridotto 1,50 €. Il catalogo, edito dall’Istituto Superiore per la Storia della Fotografia, è stampato in tiratura limitata di trecento copie ed è in vendita al costo di 35 euro presso il bookshop della mostra (Formato 24 x 31 cm, 52 pp., 30 ill. in tricromia con vernice, su carta cartonato con sovraccoperta antistrappo).

Al suo interno anche una presentazione dell’Autore e un saggio critico del giornalista Alberto Samonà. Storico della fotografia e lui stesso fotografo, collezionista, editore e autore, sotto pseudonimo, di commedie e di pièces teatrali messe in scena all’Estero ma non in Italia, Paolo Morello ha studiato presso la Scuola Normale di Pisa e il St John’s College di Oxford.

Ha insegnato Storia della fotografia in varie Università: Palermo, Bologna, Milano Cattolica, Brescia, Venezia Ca’ Foscari, Verona. Presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha fondato e diretto il primo master biennale in Europa interamente dedicato alla fotografia.

Dal 2001 Morello insegna Storia della fotografia all’Università Iuav di Venezia, facoltà di Design e Arti. Dirige l’Istituto Superiore per la Storia della Fotografia. È editor della rivista “History of Photography”. Come studioso, ha curato innumerevoli mostre e pubblicato libri ed articoli apparsi sulle maggiori riviste internazionali. Adesso scrive, per Einaudi, una Storia della fotografia. 1839-2000, e, per Contrasto, una Storia della fotografia in Italia.

Da dieci anni lavora alla fondazione del Museo destinato ad ospitare la sua collezione di capolavori della fotografia italiana del Novecento. Tra i suoi libri fotografici: Ficus, Issf, Palermo 2007.

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