Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

'CASTELLO', LETTERA ALL'UNICREDIT DI PIZZINO: "EGREGI SIGNORI, RESTO IN FIDUCIOSA ATTESA SOTTO LA VOSTRA BANCA"

Milano - Piazza Cordusio, 27/09/2009

Lettera aperta del Sig. Giuseppe Pizzino, alla 72^ ora del suo sciopero della fame: Riferimento nota UNICREDIT PALERMO. Provenienza PALERMO, 25.09.2009, ore 18:32.


Egregi Signori,

Nel complimentarmi per la celerità - tempi europei - che Vi ha contraddistinto nel formulare un giudizio così lapidario nell’arco temporale di soli due giorni, mi permetto di farVi notare che se oggi fossero respinte tutte le richieste di assistenza creditizia a quelle imprese che registrano risultati economici e patrimoniali negativi, si farebbe solo la raccolta e nessun impiego.
Abbiamo sempre avuto il coraggio di non mascherare mai, con artifizi contabile, tanto gli utili, quanto le perdite; quindi, chiediamo la stessa trasparenza dal nostro Sistema Bancario, prima di emettere comunicati stampa capziosi, tendenti al discredito del Gruppo da me rappresentato.

Abbiamo sottoposto alla Vostra attenzione una richiesta di finanziamento supportata da un dettagliato Piano di Rilancio, che mira al recupero della marginalità perduta.
Vi abbiamo chiesto di esprimerVi sulla sostenibilità di un Progetto che, non a caso, titolava “Piano di rilancio”, così evitando di usare la parola “ Risanamento” per motivi a Voi noti.

Ma, dal momento che la trasparenza e la serietà imprenditoriale non pagano, lo chiameremo “Piano di Risanamento”, sperando nella stessa vostra benevolenza mostrata a suo tempo nei confronti del Gruppo Zunino.

Il nostro “Piano di Risanamento” mira proprio al ripristino dei parametri patrimoniali, finanziari e, ci auguriamo presto, anche economici; (bisognava solo leggerlo, è scritto).
Nella fretta di risolvere e dar risposta a questa “fastidiosa” pratica prima del week end, avete sottovalutato la determinazione del Gruppo Pizzino nel pretendere una valutazione obiettiva del “Piano di Risanamento” dal quale dipende la sorte di tanta gente.

Non sono certo impressionato dalle ultime quattro righe e mezzo di paroloni di rito - frasi copiate da Sole24ore -, con “inquietanti” frasi conclusive.
Mi spiego meglio: i “…nuovi e diversi elementi patrimoniali e finanziari…” che Vi dichiarate disponibili ad esaminare, sono proprio quelli che Vi sono stati sottoposti e come sempre da Voi non attenzionati.
In ultimo, circa l’inquietante chiosa “…ci parrebbe opportuno venisse portato a conoscenza dell’intero ceto bancario…”, qui avete proprio superato ogni limite, non in linea con lo stile di un Gruppo come il Vostro, primo in Europa.

Sono, qui, in Piazza Cordusio a Milano, sotto la sede centrale dell’Unicredit; faccio lo sciopero della fame, ad oltranza, per far sapere a tutto il mondo lo sdegno che caratterizza i rapporti Imprenditori/Banca, e Vi sfido a contestare il mio “Piano di Risanamento” nel merito, cosa che ancora non è stata fatta.
E chiedo a Voi, “…l’intero ceto bancario…” non legge forse i giornali e/o guarda la televisione?

Sia chiaro che la dimostrazione di affetto e di solidarietà ricevuta, in primis, da parte di tutti i miei Dipendenti, delle OO.SS., tutte, dei miei Concittadini, dei Sindaci del nostro comprensorio, del Clero ed infine, ma non ultimo, il deciso ed autorevole intervento del nostro Presidente della Regione Sicilia, On. Dr. Raffaele Lombardo (che ringrazio dal profondo del cuore), mi impongono di continuare in questa battaglia che porto avanti in nome di tutte le Imprese Italiane e di quelle Siciliane, in particolare maggiormente colpite e da Voi vessate.
Concludendo, Vi rinnovo l’invito ad esaminare il nostro Progetto di Rilancio e Sviluppo senza alcuna preclusione e con spirito costruttivo e propositivo, così come si conviene nei migliori rapporti banca/impresa.
Resto in fiduciosa attesa sotto la Vostra Banca.

Cordialmente

Giuseppe Pizzino

foto Paolo D'Arrigo (diritti riservati) Tour360 è il progetto di grafica digitale firmato Paolo D'Arrigo...

LA LETTERA DELL'UNICREDIT IN DATA 25 SETTEMBRE 2009

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