Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

PDCI MESSINA, BERLUSCONI: FRAMMENTI DI PROCURA. L’INDECENZA NON HA LIMITI

Messina, 09/09/2009 - Petrucci: Berlusconi dà l’impressione di voler imporre un velo sui fatti del 92, del 93, del 94’. Chissà se, da uomo spregiudicato quale è, non abbia l’intenzione di imporre alla sua maggioranza di approvare una generale, complessiva, totalizzante amnistia che comprenda quei ‘fatti’.

“Non sappiamo cosa siano i ‘frammenti di procura’ ai quali allude Berlusconi nel suo discorso alla Fiera di Milano. Sappiamo che esistono le Procure, che sono organi istituzionali il cui compito è accertare i reati e perseguire penalmente i colpevoli, nel generale interesse della comunità”.
Lo ha detto Salvatore Petrucci, segretario regionale dei Comunisti italiani, commentando l’ennesimo attacco del Presidente del consiglio ai magistrati e in particolare a quelli palermitani.
“Grazie al lavoro e alla dedizione di tanti magistrati delle procure – ha aggiunto -, spesso spesa fino al supremo sacrificio di sé, sono stati inferti colpi durissimi a Cosa nostra. Grazie a quel lavoro in Sicilia si è accesa la speranza di poter vivere liberi dal giogo delle organizzazioni mafiose. Ma molte trame ancora debbono essere dipanate e occorre che sia fatta luce proprio sugli avvenimenti che insanguinarono il Paese nei primi anni Novanta del secolo scorso”.

Secondo il segretario del Pdci siciliano, “Berlusconi rampogna chi, per dovere del suo ufficio, ancora si interessa ‘a fatti del 92, del 93, del 94’ e dà l’impressione di voler imporre un velo sugli avvenimenti di quegli anni, che pare lo interessino, con buona pace per la verità e la giustizia. Chissà se, da uomo spregiudicato quale è e che non fa e non esterna nulla per caso, non abbia l’intenzione di imporre alla sua maggioranza di approvare una generale, complessiva, totalizzante amnistia che comprenda quei ‘fatti’. Sarebbe la conferma che l’indecenza non ha limiti e che la barbarie ha travolto ogni senso comune e ogni parvenza del diritto. Col dispregio assoluto di tutti i veri servitori dello Stato, che sono caduti nell’adempimento del loro dovere”.
L'Ufficio Stampa Pdci Messina

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