Banche: 1 milione di siciliani a forte rischio di esclusione sociale per la chiusura di sportelli

Banche in continuo abbandono.  In Sicilia 374mila persone non hanno accesso ai servizi bancari e altre 548mila hanno a disposizione un solo sportello. 1 milione di siciliani sono a forte rischio di esclusione sociale. Il risiko bancario potrebbe far aumentare la chiusura di sportelli. “La desertificazione bancaria è un’emergenza che impoverisce le comunità. Come Cisl e First Cisl Sicilia continueremo a battere sull’istituzione di un Osservatorio regionale sull’attività bancaria” 5 nov 2025 -   Le banche continuano a chiudere. Da gennaio a fine settembre 2025 altri 268 sportelli hanno cessato la loro attività. Sono adesso 3.419 i comuni italiani a secco di servizi finanziari e con il risiko bancario in corso il dato è destinato a peggiorare.   La Sicilia non si sottrae alla revisione commerciale del sistema bancario. Pure da noi spira forte il vento della desertificazione. 1 milione di cittadini è a forte rischio esclusione sociale. Il 20 per cento della popolazione reside...

SANITA’, RUSSO ESPRIME SODDISFAZIONE PER RINNOVO VERTICI SISE

Palermo, 8 settembre 2009 - “Esprimo il mio compiacimento per il valore delle nomine fatte oggi dalla Croce Rossa Italiana che ha rinnovato i vertici della Sise Spa. Ringrazio il commissario straordinario, Francesco Rocca, per l’alta sensibilità istituzionale con cui ha inteso valorizzare le indicazioni scaturite dalle nostre interlocuzioni. I nuovi vertici della Sise sono professionisti di ottimo livello che sapranno dare una precisa impronta al percorso di rinnovamento già avviato”.
Così l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, ha commentato il rinnovamento del Consiglio d’amministrazione della Sise e la nomina del nuovo direttore generale.
“Oggi - ha continuato Russo - arriva un’ulteriore conferma della volontà di rilanciare il servizio di emergenza urgenza della Sicilia verso i più alti livelli di organizzazione ed efficienza. Proprio nei giorni scorsi avevo sollevato perplessità sulla passata gestione della Sise, dove si sono registrati sprechi e disorganizzazione tanto più evidenti in un momento in cui – con l’entrata in vigore della riforma – è necessario un supplemento di rigore amministrativo. Adesso sono certo che in tempi brevissimi potremo dare vita a quella fondazione tra Regione e Croce Rossa che dovrà gestire il servizio in Sicilia nei prossimi anni, secondo quanto previsto dalla recente legge di riforma del sistema sanitario siciliano”.

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