Case rifugio e vittime di violenza: nel Nord-ovest il 36,4%, nelle Isole il 13,8%

LE CASE RIFUGIO E LE STRUTTURE RESIDENZIALI NON SPECIALIZZATE PER LE VITTIME DI VIOLENZA, Anno 2023. La Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza sulle donne e contro la violenza domestica (Istanbul, 2011) prevede che gli Stati aderenti predispongano “servizi specializzati di supporto immediato, nel breve e lungo periodo, per ogni vittima di un qualsiasi atto di violenza che rientra nel campo di applicazione” della Convenzione. A partire dalla ratifica in Italia della suddetta Convenzione i Piani nazionali contro la violenza hanno segnato un importante cambio di passo nella conoscenza del sistema della protezione delle donne vittime di violenza. L’Istat ha iniziato dal 2017 a rilevare dati sul Sistema della Protezione delle donne vittime di violenza. Nel 2018 sono state avviate le Indagini sulle prestazioni ed erogazioni dei servizi offerti dai Centri antiviolenza e analoga rilevazione sulle Case rifugio, nel 2020 è stata realizzata la rilevazio...

BERTOLASO FURIOSO: "BASTA MORTI PER COLPA DI SPROVVEDUTI"

27/12/2009 - "Sono stufo che i nostri soccorritori perdano la vita perché le persone vanno a fare escursioni in modo sprovveduto e senza tenere conto degli allarmi". Così il responsabile della protezione civile, Guido Bertolaso, commentando la morte
sulle Dolomiti di quattro tecnici del Soccorso Alpino. "Oltre alle emergenze legate alle alluvioni - ha proseguito - oggi c'è anche il dolore per i nostri ragazzi morti per cercare di salvare la vita ad altri".

Proprio i due turisti la cui ricerca in Alta Val di Fassa è stata all'origine della morte dei soccorritori sono stati trovati morti domenica mattina: sono Fabio Baron, udinese di 30 anni, e Diego Andreatta, 31enne di Palmanova. Entrambi erano alpinisti esperti: "Fabio e Diego erano amici - ha detto la sorella del primo - ed erano partiti la vigilia di Natale con la fidanzata di Fabio, Stefania. Sono andati via per conto loro, senza appoggiarsi a nessuna organizzazione, sono esperti di montagna, vanno spesso in spedizioni. Sono anche andati in Cile qualche anno fa e l'anno scorso in Nepal con Nives Meroi".

"Sabato mattina, secondo quelle poche informazioni che sono riuscita ad avere - ha continuato la sorella di Fabio - sono andati a fare una escursione su una cascata di ghiaccio, a quanto so. Penso che siano partiti la mattina presto. Stefania è rimasta al campo base e poi, non avendoli visti rientrare entro le 16, ha chiamato i soccorsi. Dovevano restare in Trentino fino a domenica sera, per una breve vacanza''.

La donna, che abita con la madre nel capoluogo friulano, ha detto di essere stata informata di quanto accaduto da un amico di Trento, che è in contatto con la Protezione civile. "Non abbiamo parlato direttamente con nessun'altro, per cui sappiamo poco di preciso - ha aggiunto -. So che Fabio e Diego erano esperti, se ne intendevano di montagna e avranno valutato la situazione, prima di avventurarsi in quota con le racchette da neve. Il caso ha voluto che succedesse quello che è successo. Erano attrezzati, perché partivano sempre attrezzati e sapevano valutare tutto in modo minuzioso. Purtroppo è capitato quello che è capitato".
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Fonte: Tgcom

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