Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

BERTOLASO FURIOSO: "BASTA MORTI PER COLPA DI SPROVVEDUTI"

27/12/2009 - "Sono stufo che i nostri soccorritori perdano la vita perché le persone vanno a fare escursioni in modo sprovveduto e senza tenere conto degli allarmi". Così il responsabile della protezione civile, Guido Bertolaso, commentando la morte
sulle Dolomiti di quattro tecnici del Soccorso Alpino. "Oltre alle emergenze legate alle alluvioni - ha proseguito - oggi c'è anche il dolore per i nostri ragazzi morti per cercare di salvare la vita ad altri".

Proprio i due turisti la cui ricerca in Alta Val di Fassa è stata all'origine della morte dei soccorritori sono stati trovati morti domenica mattina: sono Fabio Baron, udinese di 30 anni, e Diego Andreatta, 31enne di Palmanova. Entrambi erano alpinisti esperti: "Fabio e Diego erano amici - ha detto la sorella del primo - ed erano partiti la vigilia di Natale con la fidanzata di Fabio, Stefania. Sono andati via per conto loro, senza appoggiarsi a nessuna organizzazione, sono esperti di montagna, vanno spesso in spedizioni. Sono anche andati in Cile qualche anno fa e l'anno scorso in Nepal con Nives Meroi".

"Sabato mattina, secondo quelle poche informazioni che sono riuscita ad avere - ha continuato la sorella di Fabio - sono andati a fare una escursione su una cascata di ghiaccio, a quanto so. Penso che siano partiti la mattina presto. Stefania è rimasta al campo base e poi, non avendoli visti rientrare entro le 16, ha chiamato i soccorsi. Dovevano restare in Trentino fino a domenica sera, per una breve vacanza''.

La donna, che abita con la madre nel capoluogo friulano, ha detto di essere stata informata di quanto accaduto da un amico di Trento, che è in contatto con la Protezione civile. "Non abbiamo parlato direttamente con nessun'altro, per cui sappiamo poco di preciso - ha aggiunto -. So che Fabio e Diego erano esperti, se ne intendevano di montagna e avranno valutato la situazione, prima di avventurarsi in quota con le racchette da neve. Il caso ha voluto che succedesse quello che è successo. Erano attrezzati, perché partivano sempre attrezzati e sapevano valutare tutto in modo minuzioso. Purtroppo è capitato quello che è capitato".
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Fonte: Tgcom

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