Festa della Liberazione: la filastrocca del 25 aprile di Mimmo Mòllica

Festa della Liberazione: la filastrocca del 25 aprile di Mimmo Mòllica 25/04/2024 - La «Filastrocca del 25 aprile» di Mimmo Mòllica ricorda la liberazione dell'Italia dalla dittatura fascista e dall'occupazione nazista. Una data importante per adulti e bambini, da non dimenticare per dire 'no' ai totalitarismi e a tutte le guerre. Sempre e in  ogni luogo, «meglio fiori che armi». «Filastrocca del 25 aprile» di Mimmo Mòllica

FESTIVAL DI SANREMO 2010: GIUSEPPE CUCÈ CON 'ROSA', UN BRANO CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

28/12/2009 - GIUSEPPE CUCE’, autore di “ROSA”, è attualmente tra i concorrenti selezionati per il 60 Festival di Sanremo. Un testo quello interpretato dal cantautore Catanese che parla della violenza sulle donne, un tema purtroppo attuale.
Si parla spesso di “emancipazione femminile” e di diritti “conquistati” ma la vita reale è ben diversa.

La quotidianità è ricca di fatti di cronaca dove la donna, da sempre rappresentata nell’immaginario comune come una rosa, viene violata, calpestata, offesa fino a perdere la sua bellezza.
“Rosa” è una ballata in cui l’artista decide di affrontare il delicato tema con la “saudade” e il “fado” tipici del suo stile.
Un’opera cantautorale composta “di getto” che “prepotentemente” si fa strada dal profondo dell’anima dell’autore.

Un brano essenzialmente malinconico e poetico con la particolarità di lasciar trasparire “tra le righe” la rabbia di colui che vorrebbe che le cose andassero diversamente.
In tal senso, emozionante ed intenso è il verso centrale del brano: “come una rosa, tu in un deserto non morirai non morirai, nonostante la pioggia che non ci sarà”.
Rappresentativa anche la scelta della “rosa” per voler rappresentare l’universo femminile violato non solo in senso fisico ma anche psicologico: questo fiore, infatti, è tanto delicato quanto capace d’autodifesa grazie alle sue spine……..in fondo, esattamente come le donne: tanto fragili e bisognose di attenzioni quanto “leonesse” capaci di difendersi strenuamente di fronte ai soprusi ed alle violenze.


Sono tante le motivazioni che ti portano a scrivere una canzone svelando il più delle volte, la parte più intima di te stesso. E’ gratificante però, percepire che il lavoro che si è svolto con tanto sacrificio serve a risvegliare le coscienze ed a far riflettere su un problema sociale spesso sottovalutato com’è quello della violenza sulle donne.
Link per votare il brano:
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-4f444c67-b7c0-4aac-963b-5fc0481337d8.html?p=5

Link video youtube:
http://www.youtube.com/watch?v=ZgZK3LiY81g
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Il 26 giugno scorso è uscito “La Mela e il Serpente” (per TRP Music) il nuovo disco di inediti dei Giuseppe Cucè.

Si tratta di un ambizioso progetto nel quale viene affrontato il tema dell’imperfezione dell’uomo che, smarrito nella società di oggi e senza più riferimenti, ricerca affannosamente il proprio cammino.
Un vero e proprio viaggio che permetterà di ritrovarsi (con il proprio io e con gli altri) giungendo alla fine del viaggio consapevoli di aver “vissuto” appieno dalla partenza alla meta.

Così, Giuseppe Cucè si trova in bilico tra “la Mela e il Serpente”; tra il bene ed il male; tra il sentimento e la ragione; tra la rinuncia e la tentazione e si mette “a nudo” raccontandosi in “toto”.


Link per votare il brano:
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-4f444c67-b7c0-4aac-963b-5fc0481337d8.html?p=5

Link video youtube:
http://www.youtube.com/watch?v=ZgZK3LiY81g

www.giuseppecuce.it
www.myspace.com/giuseppecuce

Ufficio Stampa e promozione
Cristian Pedrazzini info@flymedia.it

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